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Torino Comics 2016

Torino Comics è uno degli appuntamenti più attesi in città,  e da ben tre edizioni Terra Di Goblin partecipa con grande entusiasmo all’evento, le due edizioni precedenti a cui ho partecipato erano all’interno del Torino Comics Horror Fest.

Entro fine febbraio dovevo dare l’adesione completa, ma i tempi si stringevano sempre di più e non sapevo cosa fare visto che proprio nel mese di Aprile, avrei dovuto traslocare e cambiare casa, ho pensato molto a rinunciare per questa edizione, ma il mio entusiasmo e la voglia di esporre ed incontrare gente è stata ancora una  volta più forte.

Una volta scelto lo stand, a pochi giorni dall’esposizione, vengo a sapere che l’horror fest non ci sarà, colpa mia che non mi sono informato bene, quindi era un rischio grossissimo partecipare, ero come un pesce fuor d’acqua.

Il 14 Aprile, il giorno dopo aver firmato l’atto della casa, mi avvio verso la struttura che ospiterà la ventiduesima edizione del Torino Comics, che ha cambiato nuovamente sede, lasciando i padiglioni del Lingotto fiere, per spostarsi nel bellissimo Oval, struttura costruita per le olimpiadi invernali del 2006 .

Sono le 15, quando arrivo davanti all’area underground, dove ero stato sistemato, e mi trovo in una situazione molto imbarazzante, due pareti a sinistra e a  destra nere, con dei biglietti posati per terra con i nomi di ogni espositore.

Terra di Goblin occupava almeno sei pannelli mentre gli altri soltanto due, uno spazio troppo grande rispetto agli altri, deduco sin da subito che ci sia un errore di organizzazione, e chiedo ad uno degli organizzatori se la mia sistemazione era esatta, loro mi dicono che il mio spazio non è quello che avevo pensato, ma che ogni singolo espositore aveva a disposizione due pannelli, ad occhio capisco che lo spazio è molto piccolo, che i due metri per due non erano quelli anzi era molto di meno .

Laura una delle organizzatrici, cerca di capire la situazione, io gli spiego che in quei pannelli avrei potuto appendere soltano una ventina di vinili, e non cinquanta come avevo previsto, e che per il prezzo che avevo pagato mi sembrava assurdo avere uno spazio cosi limitato .

A quel punto mi viene donato un terzo pannello, ma la mia paura era il giorno dopo,  non volevo assolutamente occupare lo spazio di qualcun altro, la ragazza mi dice di stare tranquillo, in fondo dal mio biglietto in poi non ce ne erano altri e quindi era come se gran parte dei pannelli erano liberi e che potevo allargarmi un pò di più, visto che molti stendisti avevano all’ultimo momento rinunciato al posto.

Non faccio più domande e comincio a preparare il materiale, mentre vado  a prendermi da solo tavolo e sedie da poter mettere all’interno dello stand, non avendo i pannelli laterali devo fare attenzione a lasciare spazio nel corridoio per non istruire il passaggio dei visitatori.

Al primo impatto rimango molto deluso, gli stand, che avevo avuto a Dicembre ed Aprile del 2015 erano un’altra cosa, ma mi accorgo che non essendo all’interno di nessuna iniziativa extra comics, evidentemente i posti assegnati sono questi.

Non mi scoraggio fino a quando non comincio a piantare i primi chiodi per gli espositori, nulla da fare non riesco a bucare la parete, mi accorgo che non è legno o compensato, ma laminato, impossibile piantare i chiodini, e qui comincio davvero ad impazzire, le mie forti martellate fanno tremare la sottile parete rischiando anche di buttare giù dei quadri di un espositore posto alle mie spalle.

Dopo due ore di sana fatica, riesco a mettere gli espositori, facendo prove su prove di resistenza ….

Arriva il primo giorno dell’esposizione Venerdi15 Aprile, appena arrivato vedo delle persone titubanti davanti al mio stand che scuotono la testa, capisco che forse il mio spazio è maggiore, mi giustifico e mi scuso subito con loro, spiegandogli quello che era successo il giorno prima e che è l’organizzazione che mi ha permesso un pannello in più . Nel frattmpo esco per prendere la macchina per portarla sul retro  del mio stand per poter scaricare le valigette, ma vengo fermato da uno della sicurezza che mi dice che devo scaricare il mio materiale nel parcheggio davanti all’ingresso principale.

L’incazzatura arriva alle stelle, come faccio a scaricarmi tre valigie di vinili da solo, senza un carretto e attraversare tutta la struttura a piedi ? Il mio stand è  dalla parte opposta all’ingresso !

Tutti fanno marcia indietro una volta arrivati sul retro dell’oval, e tutti sono perennemente incazzati, con la mia dolcezza estrema chiedo se è possibile lasciare per qualche minuto la mia macchina fuori sulla strada, per poter almeno scaricare il meteriale e poi sarei andato a parcheggiare al posto giusto, la sicurezza mi dice di si anche se non sarebbe molto d’accordo, allora ne approfitto e in pochi minuti riesco a scaricare il tutto .

Lascio incostudito il mio materiale espositivo nello stand per andare a parcheggiare, sono stato fortunato ad avere come vicini di stand i due signori dell’associazione di Giagun, che ho conosciuto ad Ottobre al Mufant e Fausto Avaro il cosplayer di Actarus, quindi penseranno loro a darmi un occhio al materiale nel frattempo vengo a sapere che lo spazio nel retro doveva essere libero per i tir dell’autogrill, capisco che devono scaricare bibite  e panini, ma non mi sembra che avevano bisogno di tutto il circondario esterno dell’oval, bastava riservare loro un piccolo spazio.

C’è una confusione impressionante vedo espositori sbigottiti e incazzatissimi, persone che scaricano almeno cinque o sei scatoloni su dei piccoli trespalle, rischiando di fare cadere tutto, e siamo anche in pieno ritardo manca meno di un’ora all’apertura del Torino Comics e molti di noi con l’allestimento dello stand siamo in alto mare.

Comincio ad  infilare i miei 33 giri nelle feritoire dell’espositore, e preparare il tavolo con il materiale da mettere in vendita, questa volta ho lasciato a casa cd e memorabilia, ho portato soltanto cose che si potevano vendere, come t-shirt, il mad puppet e un bel pò di cofanetti e vinili, a tempo di record sono riuscito ad avere la nuova maglietta di Terra di Goblin.

Mi rilasso con un buon caffè mentre scambio qualche parola con la mia bella vicina, una scrittrice di romanzi fantasy, Alessia Palumbo,  osservo gli amici di Giagun mentre montano e colorano i loro robot e personaggi giapponesi, con una maestria e calma incredibile come se il tempo non passasse mai, mentre al mio fianco la giovane scritttrice, tenace e coraggiosa, ferma tutti i ragazzi per poterli invitare a comprare il suo romanzo.

I primi viistatori cominciano ad arrivare, tutti si fermano a guardare il Mad Puppet alcuni lo riconoscono, altri invece lo scambiano per Chucky ( la bambola assassina ), ne approfitto per guardarmi ancora bene l’esposizione e comincio ad entrare nella giornata, passata per lo più a scattare fotografie, pochissime le vendite , ma quello che conta è essere qui, in mezzo a tanti appassionati, mi convinco dell’idea che i giorni seguenti, saranno  molto più proficui, il venerdi è sempre un giorno strano, lo scorso anno al mio posto c’era la mia amica Manuela Lugli presente allo stand io e Cristina eravamo a Bologna a vedere i Claudio Simonetti’s Goblin .

Per questa edizione invece mi trovo da solo nessun amico o amica è presente per sostituirmi, e quindi non posso molto muovermi dallo stand se non per esigenze fisiologiche …

La giornata passa lenta, e questo mi permette di cambiare anche disposizione e sopratutto dialogare con i vicini, conosco anche delle ragazze molto carine e simpatiche Stefania e Maria Chiara, che sono proprio, ad un metro di me con unos stand pubblicitario di un applicazione  chiamata : Woms, che ti permette di vendere o comprare on line ( stile e-bay ), al mio fianco altrre ragazze con un cagnolino simpaticissimo, sono in bellissima compagnia.

Incontro James Garofalo con Federica Angelieri e mi passa a salutare Alex Cunsolo con Fatma, mentre le luci del primo giorno del Comics si stanno spegnendo.

Gentilmente Marcello di Giagun mi presta un carretto per poter portare in macchina le mie valige, dopo il furto subito ad aprile e quello del cd di Contamination a Natale, non lascio nemmeno una spilla sul tavolo.

Mentre esco incontro alcuni dell’organizzazione e mi fermo con loro per chiedergli se era possibile parcheggiare nel retro i giorni successivi, visto che sabato & domenica ci sarà più gente e sopratutto saremo invasi da ragazzini per gli youtuber . Mi spiegano che per motivi di sicurezza è impossibile parcheggiare nel retro, io rimango di sasso , con tutto lo spazio che c’è dietro mi devono spiegare come facciamo a non starci tutti quando a Natale nel padiglione 1 del Lingotto, il parcheggio era molto più piccolo e ci siamo stati tutti. Vabbè capisco che dovrò farmi un bel culo a caricare e scaricare l’unica via d’uscita è presentarsi presto al parcheggio al giorno dopo .

Arrivo casa deluso e stanco, ma mi passa immediatamente quando vedo che è arrivato il pacco della Black Widow con i vinili colorati di Alive dei Goblin Rebirth, che potrò vendere e mostrare in fiera il giorno dopo .

Sabato 16, mi presento davanti ai cancelli dell’Oval alle 7.40, mentre siamo in coda mi vedo sfrecciare ad una velocità sostenuta un furgone con dei ragazzi dal finestrino che gridavano di andare avanti senza fermarsi, superando tutta la fila di auto,  degli esporitori in attesa dell’apertura, scuoto la testa dicendo tra me che la maleducazione non ha mai  fine e poi una volta arrivati per primi davanti alla fila cosavrebbero risolto ?

Dopo qualche minuti scopro che in quel furgone vi erano gli youtuber.

Alle 8.30 si entra, parcheggio vicino alla biglietteria e già c’è una fila di gente in coda per prendere il biglietto, immagino da li ad un’ora il delirio che ci sarà e dover passare con le mie valige, in mezzo alle persone sarà un bel casino . Come se non bastasse non solo ci fanno parcheggiare davanti all’ingresso dei visitatori ma addirittura dove entrano, quindi ci ritroviamo con carrelli, scatoloni e valige in mezzo alla gente, nemmeno un ingresso a parte ci hanno donato, davvero un organizzazione vergognosa.

Alle 9.30 il mio stand luccica di vinili colorati e di copertine,  comincia una nuova giornata, sono eccitato,  felice di trovarmi qui nonostante i tanti problemi, oggi sono attesi anche molti miei amici e familiari che dovrebbero venirmi a trovare, verso l’ora di pranzo, arrivano Carmelo Aurite con sua moglie Giovanna, da Milano a cui avevo lasciato nel loro albergo due biglietti ridotti della fiera . Conosco ed incontro per la prima volta Giovanna, sono persone splendide, dopo i saluti e le foto, si fanno un giro negli stand, mentre mi portano qualcosa da mangiare, nel frattempo arriva anche Giampietro Decicco, con il suo fitto programma di appuntamenti da non perdere, comincio a vendere le prime cose , sopratutto cd, magliette nessuna purtroppo, ma qualcosa si muove, molta gente si sofferma nel mio stand ad osservare i vinili appesi e Pasqualino che sarà l’attrazione speciale di questa edizione. Molti chiedono informazioni ed io imperterrito distribuisco i biglietti da visita di Cristina Accettulli, quest’anno per motivi di lavoro non ha potuto raggiungermi allo stand.

Ritornano Carmelo e Giovanna, consegno a Carmelo una bella borsa piena di vinili ed insieme apriamo i dischi dei Goblin Rebirth,  e rimaniamo sbalorditi dalla bellezza dei colori, dagli inserti e poster interni, sembriamo due bambini in un parco giochi, con il sorriso di Giovanna che partecipa al nostro momento magico.

Con loro mi fermo molto a parlare e mi trovo bene la giornata comincia essere molto  meno pesante e più sciolta, nel frattempo comincio a non capire più nulla perchè lo stand comincia a riempirsi di curiosi, e questo mi fa onore e piacere, ma pochi purtroppo comprano, io invece continuo a raccontare la mia collezione mostrando i vinili e facendoli anche toccare alle persone, senza timore e paura.

Carmelo mi guarda sorridendo, mentre spiega a sua moglie la mia passione e sopratutto quello di  essere un collezionista anomalo e diverso da tutti gli altri, perchè alla gente la mia collezione non solo la faccio ammirare ma sopratutto toccare,annusare, ho sempre pensato che gli oggetti rari o delicati che siano devono essere non solo osservati ma anche annusati e toccati, fa parte dei nostri sensi ed è giusto che li accontentiamo tutti .

Ad un certo punto arriva un ragazzino che esclama il nome dei Goblin, e mi dice che sua madre è una fan scatenata, io gli rispondo di chiamarla e di invitarla il giorno dopo allo stand, nel frattempo gli porgo il mio biglietto da visita.

Molte persone che si fermano mi fanno i complimenti  e ne sono orgoglioso, nel tardo pomeriggio vengono a trovarmi anche Matteo il figlio della mia amica Manuela, con un amico, molti dicono di essere in difficoltà perchè non riescono a trovarmi, in effetti la mia posizione non è delle migliori ci devi cascare in mezzo per vedermi nonostante avessi messo il mio striscione verso il viale principale della fiera, mi viene a trovare anche il figlio di Enrico Pagliara, Massimo Pasquali e Fabrizio Cosa, con loro mi intrattengo molto, sono ore piacevoli dove l’argomento è soltanto uno, i Goblin, avrei potuto occupare più spazio e fare una bella tavola rotonda.

Sono circa le 18 quando Carmelo e Giovanna lasciano il Comics per andare a cenare e farsi una bella passeggiata nel centro di Torino verso la sera, sono stati molto carini e gentili, e spero di poterli incontrare ancora.

Nel tardo pomeriggio arriva mio fratello  Massimo con i miei nipoti Christian e Luna, mentre loro fanno un giro ne aprofitto anche io, lasciando Giampiero per circa una mezz’oretta nello stand, c’è un mare di gente che quasi non riesci a vedere nulla, decido di ritornare nel mio  stand, nel caso ci fosse stata qualche altra vendita, la giornata è andata abbastanza bene ho fatto circa una settantina di euro, vendendo parechi cd, un paio di poster, spille , e qualche vinile.

Alle 19 circa smonto tutto aiutato da mio fratello e i miei nipoti, felice e raggiante come non mai, una giornata bella passata con amici, consapevoli della mia pazzia ma sopratutto condividere questa passione con loro è davvero bellissimo.

L’ ultimo giorno del Torino Comics, Domenica 17, compleanno di mio fratello ( 50 anni ), parte subito con il botto non faccio in tempo a montare che vendo il 45 giri di Suspiria del Record Store Day, poi arriva una ragazza che finalmente mi compra due t-shirt, e un’altro ragazzo delle spille e il cd dei Goblin Rebirth, mentre con MariaChiara & Stefania decidiamo di fare colazione, con Fausto Avaro mi avvio al bar, mentre ad un tratto arriva un ragazzo che mi dice di avermi incontrato più volte, e che si dichiara molto amico di Franco Bellomo il fotografo di scena di Dario Argento, è Pier Paolo che ricordo vagamente, ma quando mi descrive i posti in cui ci siamo visti lo ricordo perfettamente, con lui mi intrettengo molto a parlare sopratutto delle foto di Jennifer Connelly…., mentre mi raggiunge allo stand Carmine Musti, che mi compra il vinile dei Goblin Rebirth Alive, ci si sofferma a parlare di cinema e musica, mentre nel frattempo arrivano i miei genitori.

Approfitto dell’occasione per farmi un giro a vedere un pò di cosplayer e stand, e nel frattempo incontro anche Domitilla D’amico e Ivo De Palma per qualche foto insieme.

Ritorno al mio stand, quando si avvicina un signore sulla settantina , che mi chiede quanto costa una spilla, io gli dico che sia la spilla, poster e cartolina consatno 1 euro.

Il signore prende la spilla mi paga con 5 euro poi cerca di sfilare un poster, ed io gli chiedo ancora 1 euro, lui mi guarda attonito e mi dice che costano troppo, lo invito a lasciare il poster al suo posto, con una manfrina su Asia Argento, cerca di distrarmi , e prima di andare via mi accorgo che mi aveva fregato una cartolina, non è per la cartolina o il misero euro, ma è il gesto che mi ha dato fastidio, sono riuscito a bloccarlo davanti a me con la cartolina nella borsa mentre  faceva finta di niente, gentilmente mi sono avvicinato chiedendogli se per caso aveva preso anche la cartolina, indicadogli  l’oggeto all’interno della borsa, si è infuriato dicendomi che per un  euro facevo tropppo casino. Poi con aria di sfida mi grida in faccia : < Lei sà quanto prendo di pensione io ???> e io gli ho risposto: < Lei sà invece quanto è il mio stipendio mensile e se ho un lavoro ? > , seccato mi restituisce la cartolina dandomi dello spilorcio, io gli ribatto il fatto che un euro non mi arrichisce come  a lui non diventa più povero senza .

Queste persone che vivono di cleptomania, soltanto per il gusto di fregarti, pochi istanti prima una famiglia completa con due bambini era riuscita a sottrarre dal banchetto di Fausto Avaro ben due libri .

La giornata si conclude con altre vendite e tanto entusiasmo, è sempre bello esporre al Torino Comics, anche se questa edizione ha avuto i suoi problemi, sopratutto nell’allestimento e trasporto del materiale espositivo, rimane comunque sempre una bellissima esperienza, non avendo impegni sul palco ho potuto restare molto di più allo stand e godermi i visi dei visitatori, e la passione incontaminata della gente.

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