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Spotorno 9/09 – 14/10/2017 Claudio Simonetti’s Goblin

Spotorno 9 Settembre 2017….

Una giornata strana, quasi irreale ma nonostante tutto emozionante al punto giusto che mi ha toccato profondamente nel cuore…
Arrivato a Spotorno puntuale alle 13.15 dopo pochi minuti incontro per la prima volta Silvia Vipiana, ed è stato subito un oceano di baci ed abbracci ed a pochi metri da noi i Claudio Simonetti’s Goblin, erano seduti davanti all’ingresso del Palace congressi, ho salutato tutti quanti molto calorosamente: Claudio, Bruno,Titta, Giuseppe e Michele, ma i loro visi erano tirati e amareggiati e  dopo pochi secondi mi comunicano che il concerto con molte probabilità sarà annullato.

Io lì per lì non ci credevo ed ho cominciato a sorridere pensando che mi prendessero in giro, già un’altra volta la band mi aveva fatto uno scherzo del genere a Varese..
Ma questa volta era tutto vero, e la band era molto amareggiata e dispiaciuta prima di tutto per non poter suonare ed anche per noi fan che abbiamo macinato km per arrivare a Spotorno.

Lo show è stato cancellato per volontà del comune di Spotorno e dalla regione Liguria e non dall’organizzazione, a causa di un allarme rosso per il maltempo che sopratutto nelle ore serali si abbatteva su tutta la regione.
A quel punto abbiamo dovuto e voluto aspettare soltanto la notizia ufficiale, prima di lasciare la cittadina ligure.

Sono circa le 14 quando la band si avvia a pranzare, io e Silvia abbiamo preferito lasciare i ragazzi in pace, mentre noi ci siamo accomodati in una pizzeria vicina, dandosi appuntamento a dopo.

Con Silvia è stato subito armonia, non finivamo più di parlare e raccontarci come era nata la nostra passione, nel frattempo comunicavo agli altri amici con cui dovevamo incontrarci le ultime news, Luigi Castagnino, era in ritardo di qualche minuto ed io gli ho detto che non era un problema che lo avremmo aspettato, per potersi incontrare e stare insieme, mentre Maura e Massimo  Ferrari, hanno avuto un piccolo problema con il bimbo e non potevano muoversi da Celle Ligure.

Luigi mi avvisa purtroppo dell’uffiicialità della notizia, rammaricati e delusi rimaniamo comunque sul lungo mare di Spotorno.

Sono circa le 15.30 quando arriva Luigi e si ripetono gli abbracci e i sorrisi, anche con Luigi è la prima volta che mi incontro ed è una persona gentile e simpatica, noi tre stiamo facendo un casino della madonna quando ad un certo punto dalle nostre borse tiriamo fuori i nostri regali di benvenuto, una sorpresa dopo l’altra e noi tre.siamo come dei bambini felici nel giorno di Natale.

Silvia mi ha regalato una borsa fatta con i vinili veri mentre Luigi, mi ha portato una cartolina e il poster dei Simonetti’s Goblin dei concerti precedenti. Io invece ho donato loro delle t-shirt di Terra di Goblin e dei magneti.

Tempo di fare quattro chiacchiere tutti e tre che arrivano i Claudio Simonetti’s Goblin ha darci la triste notizia dell’annullamento del concerto.

Ma noi fan temerari non ci siamo persi d’animo ed abbiamo invitato la band ha scattare qualche foto del nostro incontro, cercando di farli sorridere, anche se la band aveva una rabbia dentro ed  una voglia pazzesca di suonare ma purtroppo non era colpa di nessuno, e noi tre cercavamo in tutti di modi di stemperare la tensione, volevamo che la band si rilassase anche se non era semplice e capivamo anche la loro arrabbiatura e disagio.

La band ci invita per un caffè e qui scatta il delirio, risate, abbracci, battute, tutto è cosi naturale, cosi vivo, cosi bello,che non sembra vero, Luigii e Silvia sono completamente rapiti ed assuefatti da questo momento gogliardico.

Sembriamo un gruppo di amici che si è incontrato alla fine delle vacanze per raccontarsi le avventure estive.

Questi momenti di contatto con la band e il fan sono quelli che preferisco, perchè qui si vedono persone grandi, professionisti, disponibili e carini con noi, hanno capito che noi eravamo lì per loro ed anche se non hanno suonato noi eravamo comunque felici di averli incontrati.

Il tutto è durato circa un’oretta avremmo voluto che continuasse tutto il giorno fino a sera ma le notizie e i nuvoloni in arrivo sulla costa non davano buon segno.

Anche i Claudio Simonetti’s Goblin in relatà erano preoccupati, la protezione civile aveva comunicato che avrebbero chiuso anche le strade tra le 18 e le 24, in quelle ore i temporali erano più forti, rischiavamo di rimanere tutti bloccati.

Una ragazza del bar infatti ironizzava su questa situazione, ormai appena piove qui hanno paura e per evitare probemi.. fanno scappare le persone..

Lasciamo la band e noi ci dirigiamo verso il lungo mare per un ulteriore passeggiata, ancora a parlare e conoscersi un pò meglio, sono circa le 16.30 quando le prime gocce di pioggia bagnano i nostri visi allegri e sorridenti, è tempo di andare.. ci abbracciamo forte e ci diamo appuntamento ad un prossimo concerto..

E’ stato un incontro bellissimo e sono stato contento di aver conosciuto nuovi fan come Silvia e Luigi, persone fantastiche ed adorabili.

Ancora una volta Terra di Goblin ha raggiunto il suo obbiettivo al prossimo show sotto quel palco ci saranno ancora più cuori che battono.

Grazie Silvia Vipiana e Luigi Castagnino, Grazie ai Claudio Simonetti III , Bruno Previtali, Titta Tani, Giuseppe Ranieri, Michele Ricciardi , per la loro disponibilità e un caloroso abbraccio a Maura Oddone Ferrari e Massimo che ci sono mancati quest’oggi, sarebbe stato bello condividere tutti insieme queste emozioni
Al rientro per Torino sotto una pioggia battente nel mio stereo suonava ” Bloody Anthology “ la compilation dei Claudio Simonetti’s Goblin, quasi voler esorcizzare il maltempo e sentendo quella musica era come se il concerto fosse appena cominciato…

Spotorno 14 Ottobre 2017

Si riparte…. Questa volta consapevole che il meteo non rovinerà la  festa, in Piazza della Vittoria sul lungo mare di Spotorno, oggi c’è un sole bellissimo, ci sono persone in spiaggia che indossano il  costume e chi addirittura si fà il bagno, siamo ad Ottobre ma sembrano i primi giorni d’estate.

Alle 12.30 mi reco a Stupinigi per incontrare un mio vecchio compagno di viaggio del prog, Gianluca Canestri che è in visita  a Torino con la famiglia, un’ora  a ridere e scherzare non esitando ad invitarlo a seguirmi con me a vedere il concerto, ma giustamente preferisce godersi Torino per la prima volta.

Arrivo a Spotorno nelle prime ore del pomeriggio, sapevo che il soundcheck non era previsto prima delle 17,  e quindi ne ho approfittato per fare una bella passeggiata, togliermi la fame con un ottima focaccia allo stracchino, per poi rilassarmi in riva al mare respirando l’ebrezza marina, ed ascoltare il suono delle onde, in attesa dell’arrivo dei Claudio Simonetti’s Goblin….

Sono circa le 16.45, quando ritorno sul piazzale davanti al palco, e dall’albergo di fianco alla piazza vedo uscire Bruno Previtali, a passo felpato come un ladro nella notte lo inseguo e poi lo chiamo a voce alta , l’eco del budello di Spotorno fa da sonorizzazione ed è come se fosse una voce eterna a chiamarlo, lui si gira più volte, poi mi vede e mi corre incontro ad abbracciarmi e mi offre un caffè nel bar vicino.

Cominciamo a chiacchierare di dischi, quando all’ improvviso sento una presenza alle mie spalle è Titta Tani , con loro continuo a chiacchierare animatamente, mentre ci incamminiamo verso il palco dove incontro Giuseppe Ranieri e Michele Ricciardi.

Lascio la band lavorare tranquilla durante la preparazione del soundcheck, ogni tanto ci si scambia qualche battuta sopratutto con Previtali, mentre osservo attentamente tutte le fasi del montaggio della batteria di Titta, le regolazioni della chitarra e basso di Bruno, mentre Giuseppe mette a punto il mixer, cominciano le prime session di prove.

In attesa dell’arrivo di Simonetti che è ancora rintanato in albergo, ne approfitto per chiedere alla band di poter salire sul palco per poter ammirare da vicino la strumentazione, Bruno mi fà abbracciare la sua chitarra per alcune foto, mentre loro si prendono una pausa sgranocchiando qualcosa, io rimango sbalordito dalla moltitudine di jack, fili intrecciati come ragnatele, che seguono ogni strumento, osservo ogni particolare sotto l’occhio vigile di Ranieri e Ricciardi, muoversi sul palco non è semplice la mia paura è di fare qualche danno alle strumentazioni o staccare qualche filo, piano piano come un felino mi muovo in lungo e largo sul palco, mentre Titta e Bruno ritornano  per riposizionarsi io scendo lasciando libero il palco, nonostante Bruno mi dice che potevo rimanere lì con loro, ma per rispetto dei musicisti e per chi lavora ho preferito togliere il disturbo e seguire la seconda parte del soundcheck sotto il palco.

Sono circa le 17, quando arriva uno dei miei primi amici con cui avevo appuntamento in piazza, Massimo Bentivoglio, non ci incontravamo dalla mia prima esposizione al Torino Comics, un forte abbraccio e cominciamo a raccontarci un pò di cose osservati dalla sua amica Alessandra che sorride divertita per le nostre t-shirt gobliniane, mentre noi gli raccontiamo in parte la storia dei Goblin, il soundcheck è quasi giunto al termine per Titta e Bruno, che si divertono giocando con le tastiere di Claudio , Titta Improvvisa un brano degli YesChanges ” che riconosco subito, Titta sorride pensava di fregarmi e che non la conoscessi …

Sono quasi le 18, arrivano Simone Giudici, Paola Crespi , e Enrico Muratore,  siamo al completo posso spegnere il cellulare e goderci tutti insieme i giri straordinari di basso di Previtali e le rullate di Tani, mentre addenta un panino, fantastico vedere i musicisti pirotecnici….

Claudio Simonetti finalmente raggiunge il resto della band sul palco per fare il suo soundcheck , e la magia ha inizio, la band prova sulle note di Roller, fantastico suono, sono quasi le 19.30 , la band chiude il soundcheck, ma Claudio vuole farmi un giochino e mi chiede di indovinare il brano che sta per suonare, mentre prove il vocecoder, magicamente si materializza  I Love the Piano, io faccio partire un urlo che mi sentono fino a Genova, e da sotto il palco gli grido di proporla al prossimo concerto. Sono anni che chiedo a Claudio di rispolverare un pò di vecchi successi anni  ’80 . La band scende dal palco per salutare noi ed altri fan che nel frattempo si erano avvicinati al palco, nel frattempo vengono tirati fuori i primi dischi e cd da autografare e nello stesso tempo la band prepara il merchandaise.

Ne approfittiamo subito per farci autografare le nostre cose e scattare qualche foto insieme, mentre io mi dirigo al banchetto di Jessica Rassi per prendermi i poster del concerto che avevo ordinato.

Sono circa le 20 , quando con Simone, Enrico e Paola decidiamo di andare a cenare, lo stesso fà la band, per un’ora e mezza davanti ad un bel piatto di calamari ed un buon bicchiere di vino bianco, Enrico mi fà ascoltare alcuni demo della loro band i Blaemoon, brano stupendi che meriterebbero di essere pubblicati.

Sono le 21.20 quando ritorniamo in piazza pochi minuti ed il concerto ha inizio, i Claudio Simonetti’s Goblin salgono sul palco salutati da un ovazione del pubblico presente, partono le note iniziali de La Terza Madre ma al momento dell’attaco di Mater Lacrimarium , salta la corrente in una delle tastiere di Simonetti, ed il concerto è subito interrotto, il pubblico capisce ed applaude incoraggiando la band che riparte alla grande , Mater Lacrimarum , suona da paura la batteria di Titta è un cuore che pulsa a mille e fa vibrare il palco , stupenda esecuzione da parte di tutta la band, saluatata da un boato nel finale del pubblico.

Demon è il secondo brano che la band esegue, molto gradita sopratutto dai ragazzi che avevo a fianco, è naturale che i brani delle colonne sonore sono più conosciute , ma quello che accadrà dopo a dell’incredibile..

E.. Suono rock, ed eccolo uno dei primi brani che mi ha fatto venire i brividi, gli sguardi increduli e compiaciuti dei miei vicini, mi fà pensare che non l’avevano mai sentita e che ha un effetto sonoro pazzesco sotto il palco, un energia di suono incredibile che spacca davvero, la band è in forma e lo si vede dai loro visi e dalla gran voglia di suonare.

Ed eccoci arrivare ad uno dei momenti magici della serata, per me sempre la numero uno Roller , l’assolo di chitarra di Previtali è uno spettacolo per gli occhi e sopratutto per le orecchie, questa volta ho voluto godermela fino in fondo, con il cuore sotto il palco e gli occhi chiusi per sentire quello spirito Goblin che entrava in me…

Claudio ringrazia il pubblico e presenta la band, e dedica i prossimi due brani al regista americano George Romero, scomparso soltanto qualche tempo fà, la band omaggia la sua memoria con L’alba dei morti viventi e Zombi,  sono momenti di pura commozione per noi fan del cinema del terrore, se ne andato via un padre, un mito del nostro cinema.

Le note si fanno più dolci con Aquaman , altro brano estratto dall’album Roller, che ci portano in una dimensione di eterno relax, chiudi gli occhi e senti le corde suonare, che sono come le onde del mare, bellissima esecuzione .

L’anima rock dei Claudio Simonetti’s Goblin, esplode con Non ho sonno  suonata molto bene dove l’adrenalina raggiunge il massimo, un pò meno per Death Farm che come sempre non riesce ad esprimere l’emozione come nel disco originale, è un brano molto difficile da suonare con cambi frequenti di ritmo, che spesso portano la band ad andare fuori giri, sarebbe forse meglio accantonarla per un pò sostituendola con un altro brano, se non dello stesso disco, di un’altra colonna sonora. ( parere personale ).

L’atmosfera è gradevole e la band si concede un momento di solennità con il brano Opera, con ancora Previtali in assolo che ad ogni nota fà una smorfia diversa, è bello vederli suonare così, durante i concerti puoi vedere molte cose e sopratutto le espressioni dei musicisti mentre suonano è una delle caratteristische dello show . Anche questo per me è un brano che non riesco a farmi piacere in versione live lo preferisco su disco ( parere personale ).

Il pubblico apprezza l’esecuzione di Opera ed esplode in boato assordante, mentre Claudio prepara il piano per eseguire uno dei brani più belli della storia della musica:  Gamma, il ricordo tenero di Enrico Simonetti è qualcosa di struggente, che fà accapponare la pelle, il pubblico segue in silenzio il brano i tasti del piano di Claudio emanano un suono stupendo, seguito dalla chitarra di Bruno e dal tempo di Titta. Brano eseguito meravigliosamente scandito dagli applausi del pubblico presente .

La seconda magia arriva con i due brani di una sigla televisiva del 1976, che pochi presenti conoscono Chi ? e Chi ? seconda parte, Claudio racconta la storia di questi due brani che aveva rimosso dalla memoria fino a quando durante il tour in Giappone i fan giapponesi gli chiesero di eseguirla. La band dovette mettersi a studiare il brano e grazie a questi mitici temerari fan giapponesi, oggi possiamo ascoltarla per la prima volta dal vivo anche noi fan Italiani, io l’avevo già ascoltata a  Ferrara l’anno scorso, ma risentirla è un piacere enorme, suonata magistralmente dalla band, uno dei pezzi migliori di questa sera, suonata con vivacità e perfezione è come sentirla su 45 giri.

Ariva il momento che molti fan aspettavano, aiutato dal coro del pubblico di Spotorno la band parte con le note lagnose ed inquietanti di  Suspiria, che festeggia il suo 40° anniversario, con un Titta Tani superlativo nella parte centrale del brano, è uno dei miei brani preferiti e me lo godo, non distogliendo mai lo sguardo dalle mani dei musicisti, che fanno cose incredibili con i loro strumenti. Stupenda esecuzione.

Ci si sta avviando alla fine del concerto e con l’aiuto del pubblico che batte le mani per tenere il ritmo e canta a squarciagola il ritornello di Tenebre,  viene voglia di ballare e subito dopo scatenare la tua anima rock su Phenomena, sempre più lontana dall’originale , sempre più rock ma debbo dire che ha il suo vantaggio ne cattura l’emozione .

Simonetti scherza con il pubblico intonando le note di Baglioni ed aggiunge che non eseguiranno Profondo rosso, tra il pubblico serpeggia malumore che la band accoglie con un enorme risata, e qui si trasforma la terza magia, una suite eccezionale dedicata a Profondo rosso, aperta con la stupenda Deep Shadows, dove Titta è innefrenabile con il tempo,  Claudio al piano lo segue, mentre Bruno con il basso sembra di sentire il sound di Pignatelli, un sound pazzesco dove la band è completamente assuefatta dal suono e nessuno sembra voler smettere, gli sguardi si incrociano più volte come se ognuno di loro aspettasse un cenno da parte di qualcuno, come se nessuno voleva staccare la catena delle note, fino a quando Titta, prende il sopravvento con un assolo di rullante che mette d’accordo tutti per chiudere il brano, che si fonde con  Death Dies, sempre Titta a dare il ritmo giusto, quel charleston impazzito che fà scatenare il pubblico, mentre Claudio apre la strada al suo pianoforte esplorando un pianeta al ritmo di jazz, regalando una performance straordinaria, Bruno segue i compagni con basso e chitarra, è un momento solenne per noi vecchi fan e di stupore per i nuovi fan.

Tripudio assordante ed una marea di applausi prima di concludere il concerto con la classica per eccellenza Profondo rosso che viene salutata dal pubblico con un boato assordante.

Finisce qui il concerto dei Claudio Simonetti’s Goblin, che ringraziano il pubblico presente giunto in piazza abbastanza numeroso e molto partecipe allo show, la band non concede bis, in base alla scaletta che ho a portata di mano mancherebbe ancora la suite di Dracula e Mad Puppet che però è stata sostituita da Deep Shadows e Death Dies.

I Claudio Simonetti’s Goblin, stanchi ma felici per il bellissimo concerto e  della serata si concedono ai fan, per foto, autografi tanti abbracci e strette di mano, io seguo attentamente la cosa ed è bello vedere tanto entusiasmo tra noi fan Italiani, continuo a pensare che il fan italiano dei Goblin bisogna scaldarlo e coccolarlo un pò di più, rispetto ai fan del resto del Mondo, perchè ama sentirsi a casa, e quelle colonne sonore sentite magari per la prima volta dal vivo li fanno tornare bambini, quando avevano paura di vedere quei film e si nascondevano sotto le coperte per non vedere o sentire, ma con un occhio sempre aperto per sfidare  quella paura che oggi è stata vinta, basta vedere la montagna di dischi e cd in mano pronti per l’autografo, orgogliosi di aver scoperto i Goblin.

Un concerto bellissimo, vissuto a 360°, dopo Torino sinceramente avevo bisogno di questo impatto allo show e sopratutto con la band , non mi nascondo nel preferire di più un concerto cosi che non le sonorizzazioni, belle anche quelle però un pò troppo limitate dove la band non può esprimersi come vuole e come deve, costretta a limitarsi a pochi minuti di musica seguendo ogni fotogramma di un film.

Ho concluso la serata in loro compagnia mentre ritiravano il merchandaise e smontavano gli strumenti sul palco,   gentili e cortesi come sempre non mi lasciavano più andare via , c’era sempre qualcosa da raccontare, da dire, da commentare, per me era uno spasso mi sarei fermato con loro a parlare fino a notte fonda, queste situazioni sono indescrivibili perchè per alcune ore ti senti importante per loro, mi sento uno di loro, con la semplicità e complicità, alla fine dello show quando tutte le tensioni sono finite la band si rilassa, ed è bello scherzare e ridere , sono  dei ragazzi matacchioni fuori dal palco e professionisti sul palco .

Alle 24.50 , sto prendendo l’autostrada per Torino, con il sorriso sulle labbra e la mia autoradio che suona il nuovo album dei Marillion  ” Fuck Everyone and run ” , perfetto per un viaggio in macchina, felice di aver visto un bel concerto e sopratutto condiviso con i miei amici alcuni vecchi, alcuni nuovi, purtrtoppo non sempre possono essere presenti tutti ma io li tengo tutti nel cuore e quando sono sotto il palco e come se li avessi vicino a me anche se sono distanti km.

La passione per i Goblin unisce, non ci sono confini e al prossimo concerto ovunque sia saremo di nuovo in tanti…

 

 

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