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GOBLIN REBIRTH – Torino 9 / 02 / 2018 Supermarket Club

Settembre 2017, corrono le prime voci di un nuovo concerto dei Goblin Rebirth, la location scelta è Torino, per la prima volta la band si sarebbe esibita  nel capoluogo piemontese, per me un occasione unica, finalmente uno dei miei gruppi preferiti a casa mia, fin da subito ho cominciato ad organizzarmi per poter riunire tutti gli amici per una festa bellissima .

Sono stati mesi interminabili di attesa, la data scelta cadeva il 26 Gennaio, dopo qualche settimana, il concerto sembra essere definitivamente annullato, in quel momento mi sono sentito morire, stavo per perdere le speranze ma poi la conferma della data è arrivata a fine Novembre, posticipando di qualche mese lo show al 9 Febbraio 2018 .

Con Barbara Zagami  e tutto lo staff del Supermarket ed il mio amico Enrico Pagliara, continui contatti settimanali per poter organizzare al meglio la serata,  scambio di idee, consigli , ma sopratutto l’adrenalina che saliva sempre di più .

Da quel momento non ho mai smesso di pensare a quel giorno, a cosa sarebbe successo e sopratutto a quante emozioni e sorprese avrei vissuto….

Manca circa un mese e mezzo al concerto , mi reco al Supermarket per andare a prendere le locandine ed i flyer pubblicitari dello show, che distribuisco in gran parte alla Black Widow di Genova, Pino Pintabona e Massimo Gasperini, saranno presenti a molte fiere del disco tra Dicembre e Gennaio, è un ottimo impatto pubblicitario per il concerto, contatto riviste  e siti web di musica prog, e di Dario Argento, stazioni radiofoniche  principalmente Gian Maria Zanier di Radio Vertigo One  che penserà a far girare la voce nel programma Prog & Dintorni.

In tour  per la mia città a distribuire locandine e cartoline, nei negozi di dischi, birrerie, locali di tendenza musicale…. Tutto è stato fatto con impegno e massima serietà , ma sopratutto tanta emozione ed una carica pazzesca.

Purtroppo però molti miei amici e fan affezzionati dei  Goblin, devono rinunciare alla festa, chi per motivi lavorativi, chi per motivi famigliari, un vero peccato non poterli rivedere , un occasione persa per chi purtroppo non è riuscito a venire, sopratutto per quelli che non erano riusciti ad esserci ai concerti precedenti.

Un dispiacere enorme che mi ha pesato nel cuore una sorta di ” tradimento “, che ancora oggi non accetto, ma la vita purtroppo riserva anche brutte sorprese come queste, ma anche di meravigliose e belle come è successo a noi temerari…..

Pochi giorni prima dello show, in stretto contatto con  Fabio Pignatelli e lo staff del Supermarket, comincio ad avere informazioni più dettagliate di quello che succederà quella sera, in compagnia di Pietro Fiscaletti, Manuela Lugli e Luigi Castagnino, mentre vengo a sapere che avrò anche la possibilità di poter allestire un banchetto vendita all’interno del locale, che ceneremo insieme alla band, che avremo accesso al sound-check e che siamo ospiti dei Goblin Rebirth per il concerto.

Sono le 16.15 del 9 Febbraio 2018,  Luigi arriva puntuale alla stazione metro,  passiamo a prendere Pietro e Manuela, le nostri voci  coprono la colonna sonora dei Goblin Rebirth nello stereo, talmente è tanta l’allegria, la voglia di parlare e di raccontare in poco tempo come oggi siamo arrivati ad amare la loro musica.

Alle 17.30 raggiungiamo il locale, ed appena scesi dall’auto incontriamo Aidan Zammit e Danilo Cherni, che stanno scaricando gli strumenti, mentre Agostino Marangolo, Fabio Pignatelli e Giacomo Anselmi sono già all’interno del locale .

Attendiamo qualche minuto, per poi poter entrare e  preparare il mio angolo espositivo e  vendita del merchandaise, le gambe tremano  quando arriviamo al centro della pista, io e Pietro cominciamo a sentire i brividi sulla pelle, mentre Manuela e Luigi entrambi vivono un momento indimenticabile, per la prima volta incontreranno e conosceranno Fabio  Pignatelli e  Agostino Marangolo , per loro è stato un momento magico, è stato bellissimo vedere i loro occhi illuminarsi di immenso al limite della commozione, mentre anche Giacomo Anselmi, Aidan Zammit e Danilo Cherni ci vengono incontro per salutarci e noi a dare il loro benvenuto a Torino, ci accolgono tutti quanti in un caloroso abbraccio, Manuela per poco non sviene dall’emozione, mentre Luigi sembra spaesato.

Con Giacomo Anselmi si parla di musica e della probabile scaletta della serata, mentre Pignatelli ritorna sul palco, frugando  in una borsa e torna di corsa con una busta bianca in mano, mi chiama e me la porge dicendo che è un regalo da parte sua e di Michela .

Il mio cuore si ferma, appena apro  la busta, sorgono sei  stupende fotografie dei Goblin dal 1975 al 1977, abbraccio stretto Fabio ringraziandolo per il bellissimo regalo ricevuto, e ne approfitto per metterle subito al sicuro nel cruscotto della mia auto, mentre scarico il mio merchandaise da mettere in vendita.

Alessandro mi mostra il luogo dell’esposizione, un lungo corridoio di circa quattro metri con una mensola lunghissima, io e Manuela cominciamo allestire i primi Lp e Cd  quando Pignatelli mi dà l’incarico di gestire le vendite anche del loro merchandaise oltre che di occuparmi del mio. 

Io e Manuela ci mettiamo subito al lavoro per sfruttare al  meglio lo spazio dedicato, dentro di noi c’è un emozione grande, i Goblin Rebirth hanno dimostrato nei nostri confronti piena fiducia e ne siamo orgogliosi. 

Con in sottofondo il sound-check dei Goblin Rebirth ognuno di noi prepara la sua serata in modo diverso, Luigi è super impegnato a scrivere su un foglio le dediche da poter porgere alla band per gli autografi, mentre Pietro è seduto comodamente su uno dei divanetti e segue con attenzione le fasi di preparazione del concerto, quando ad un certo punto Danilo Cherni,  intona le prime note di Watcher Of the Skies dei Genesis,  io come un fulmine mollo il banchetto per volare sotto il palco, e godermi quei pochi secondi di armonia…

Ci godiamo per almeno un’altra ora in santa pace il sound-check, è una sensazione bellissima, nel locale ci siamo soltanto noi tre e i Goblin Rebirth, per noi è un momento magico che sembra non finire, ma le sorprese per me ed i mie compagni di viaggio non finiscono qui. 

Sono le 20.15, i Goblin Rebirth hanno terminato il soundcheck, dopo circa due ore, piccoli problemi tecnici hanno leggermente ritardato le cose ed a causa di questo imprevisto prolungamento l’inizio del concerto slitterà di circa mezz’ora.

Arriva anche Barbara Zagami che mi fà i complimenti per l’esposizione, ma c’è un problema, nessuno dello staff è disponibile a vigilare il banchetto durante il concerto, lasciarlo incustodito sarebbe un rischio troppo grosso, cosi decido di smantellare tutto e di allestire verso la fine del concerto .

Luigi purtroppo ci abbandona, non prima di farsi autografare da Pignatelli e Marangolo alcuni oggetti misteriosi che lui aveva preparato con cura, è stato bello vederlo emozionarsi, anche se non poteva assistere al concerto e venire a cena con noi lui era felice lo stesso, ma il treno per Genova era per le 21.05 , e non ha potuto fermarsi di più perchè appena arrivato a casa sarebbe dovuto entrare a lavoro… 

In compagnia dei Goblin Rebirth saliamo in una saletta sopra la pista centrale della discoteca, e davanti a noi si presenta una bella tavola imbandita a festa, i primi a sedersi sono Marangolo,Cherni e Zammit , Pignatelli ed Anselmi ci raggiungeranno pochi minuti dopo. 

Noi tre siamo come impacciati e decidiamo di sedersi  vicini alla band, lasciando un piccolo spazio per non disturbarli, Marangolo scorge in una borsa dei pennarelli e alcune copertine, capisce che sono oggetti pronti da autografare, e mi avverte subito che non si farannonè foto e autografi fino alla fine della cena.

La cena con i Goblin Rebirth ha inizio, per noi è un momento fantastico, sognato per tanti anni, ma riusciamo ad essere lucidi e calmi, in rigoroso silenzio spezzato da qualche nostra battuta scherzosa, si crea un atmosfera molto rilassante e tranquilla, siamo a fianco ai nostri idoli ed è come se ci conoscessimo da anni, talmente è la naturalezza, qui non è più un semplice incontro tra l’artista ed il fan, ma una rimpatriata di amici.

Bastano due bicchieri di vino, qualche informazione sul tour precedente dei Goblin, informazioni sulla scaletta del concerto e qualche altra news , per rendere l’ambiente perfetto, i Goblin Rebirth sono molto carini e disponibili, e da questo momento in poi, dopo aver rotto il ghiaccio e l’emozione ognuno di noi dialoga apertamente con la band, ed è una cosa bellissima.

Finita la cena ne approfittiamo per farci fare qualche autografo, mentre si discute ancora sulla scaletta del concerto, io propongo alcuni brani , che i Rebirth smentiscono fin da subito di poterla suonare inquanto nn sono state preparate,, scherzando e ridendo, sono le 21.30 è ora di lasciare la band in santa pace a concentrarsi per lo show e noi tornare a riprendere il merchandaise e posizionarlo vicino a Pietro che nel frattempo aveva deciso di vedere il concerto al centro della sala e non sotto il palco. 

Nel frattempo arrivano i miei amici Stefano Oggiano, Deborah Lomartire, Carmine e Silvia Musti, ed Enrico Pagliara,  arriva anche mio fratello e lo accompagno a conoscere Pignatelli e Marangolo, mentre fuori si scatena un inferno di grandine e pioggia . Approfittiamo dell’attesa del concerto durante l’esibizione del gruppo di spalla per  fare quattro chiacchiere tutti insieme .

Tutto è pronto il concerto sta per iniziare, saranno presenti circa 120 persone, un pò poche rispetto a quello che avevo previsto, ancora una volta Torino non ha risposto del tutto ” presenti ” all’evento, sono molto dispiaciuto ed amareggiato per questo, poi penso a chi non è venuto ( amici compresi ) che non sanno quello che si perderanno questa sera.. e noi consapevoli di questo ci prepariamo al concerto….

L’adrenalina sale sempre di più sono le 22.45  i Goblin Rebirth salgono sul palco , noi siamo proprio ” sotto ” di loro, una sensazione stupenda quando partono le prime note di Killer On the Train, brano estratto dalla colonna sonora di Non ho Sonno, l’impatto sonoro è qualcosa di travolgente , dentro di noi sentiamo il treno che passa, con il basso di Pignatelli che vibra nelle nostre vene ed il battito nel cuore scandito dalla batteria  di Marangolo.  

Il pubblico torinese applaude con molto entusiasmo e la band lo ripaga con Buio Omega, struggente esibizione, il sound of Goblin è una magia che ci trasporta sul palco, l’assolo di Anselmi subisce qualche piccolo problema, non è limpido come a Genova, a concerto in corso ci sono ancora piccoli problemi tecnici che vengono risolti all’istante. 

L’introduzione del mellotron prevedono uno dei momenti topici della serata Dr. Frankestein  brano fantastico dell’album Roller, scatena il pubblico torinese, e la band impazza sul palco, dove nella parte più rockeggiante del brano è un insieme di suoni e luci strabilianti che ti lasciano a bocca aperta, tanto è la perfezione dell’esecuzione del brano. i riff di chitarre di Anselmi sono accompagnate dagli inserimenti spaziali tastieristici di Zammit e Cherni, mentre Pignatelli tiene il ritmo, Marangolo è scatenato alla batteria . Apoteosi !

Dalla sua batteria scende Agostino Marangolo che saluta il pubblico torinese, ed introduce il prossimo brano Connexion, il tema principale del film Contamination, dove il basso di Pignatelli è sovrastante un sound pazzesco che  fà venire i brividi sulla  pelle, tutta la band si esprime al meglio, e carica al punto giusto.

Il concerto prosegue senza sosta con Book of Skulls, brano estratto dal nuovo album Goblin Rebirth, che dal vivo ha un impatto diverso rispetto all’originale, grazie al suono più cupo ed inquietante  regalato dal basso, dai giochi di tastiere e dal riff splendido di chitarre. 

L’atmosfera si fà molto più  rilassante con i colpi di campanelli sempre precisi ma nello stesso tempo poco rassicuranti, che sfociano in un riff di chitarra dolce, accompagnato da un apoteosi di tastiere che rendono il brano ancora più misterioso fino a quando la batteria si fà più incalzante e le corde del basso vibrano ad una velocità impressionante, regalando al pubblico un atmosfera horror perfetta, La Chiesa  suonata dal vivo è sicuramente uno dei pezzi forti della band, molto meglio che nel disco originale.

L’entusiasmo del pubblico è esilarante e la band ringrazia, mentre  Pignatelli parte con un assolo di basso da paura, nel locale il pubblico segue le dita del bassista scivolare sulle corde, in rigoroso silenzio, e soltanto quando Marangolo decide con un colpo di gran cassa e piatti di interrompere l’assolo di basso, Anselmi intona le prime note di Mad Puppet, seguite e scandite in tempo perfetto dal basso, con degli interventi magici di tastiere e rullanti per poi sfociare in una suite jazz pazzesca suonata da  Cherni e Zammit  alle tastiere che dialogano tra di loro, tenendo il tempo con la batteria e suono di piatti di Marangolo e le intrusioni di Anselmi alla chitarra. Death Dies è straordinaria, un infinità di suoni incredibili, l’anima Jazz dei Goblin Rebirth ha catturato il palco ed il pubblico in sala. 

Attesissimo dal pubblico Back in 74 , uno dei tanti nuovi brani suonati in questa splendida serata, dove il pubblico attento alla musica apprezza , il ritmo incalzante è scandito  il tempo con i piedi e con le mani, su queste note non riesci a stare fermo e cominci anche a muovere qualche passo di danza, tanta è coinvolgente, suonata alla perfezione sopratutto dal vivo è un piacere ascoltarla .

Il ritmo si fà molto più lento le corde del basso di Pignatelli  ti fanno venire i brividi, gli Zombi stanno per arrivare ed il suono cupo e misterioso ti entra dentro è come se gli zombi camminassero vicino a te, il resto lo fà Marangolo , mentre Cherni e Zammit completano la marcia con le tastiere regalando suoni incredibili, L’alba dei morti viventi, questa sera mi ha davvero conquistato, suonata veramente bene, ed è ancora meglio che sentirla su disco, grazie anche al riff blues di Anselmi, brano straordinario .

Un dolce riff di chitarre seguito da un ritmo di batteria introduce Mysterium, con il basso che tiene il tempo e le atmosfere dolci create dalle tastiere, regalano un momento di solennità musicale bellissima, sembra di entrare in un’altra dimensione, tra il mondo delle fiabe ed un viaggio sulla luna, un percorso musicale in cambio continuo che ti fà esplorare mondi diversi . Stupenda .

Ed eccoci catapultati in una dimensione new-age con Forest, dove l’assolo di chitarra di Anselmi è qualcosa di straordinario, avevo resistito a lungo, ma qui le mie lacrime scendono impietose, perchè è sicuramente uno dei brani che preferisco dell’album dei Goblin Rebirth, e me lo godo tutto fino in fondo . Uno spettacolo meraviglioso .

Pignatelli non riesce a trovare il sint giusto del suo basso , attimo di panico, ma quando Marangolo da il tempo parte Zombi, con uno scatenato Agostino che sembra voler uccidere gli zombi a colpi di rullanti e gran cassa, un esplosione di musica incredibile un assolo straordinario che fà impazzire il pubblico torinese, anche Zombi dal vivo guadagna sicuramente molti punti in più rispetto alla versione  in studio,  vederli suonare è uno spettacolo, tanta è la loro voglia di farlo, non si fermano mai ed hanno una carica che supera ogni ostacolo .

I Goblin Rebirth, fin da subito avevano annunciato che al concerto di Torino avrebbero eseguito un concerto più corto rispetto ai precedenti, eliminando dalla scaletta alcuni brani troppo lenti come Aquaman e Le Cascate di Viridiana ( un vero peccato non poterla sentire ) puntando molto sui brani più ritmati per dare più vivacità allo show.

Evil In The Machine, è un apoteosi di suoni e voci, che rapiscono il pubblico, un esplosione di musica, anche qui suonata molto bene la band si scatena sopratutto nella parte centrale del brano dove il sound è molto più rock del solito . Bellissima

Manca poco più di venti minuti alla fine dello show, conoscendo i brani successivi, i tre classici della serata, abbandono  i Rebirth da sotto il palco, per preparare il merchandaise, lasciando anche la possibilità a Pietro di goderseli anche lui da vicino, visto che per più di metà concerto era rimasto indietro a vigilare il materiale.

Partono le note di Suspiria , un gran boato in sala, sentirla soltanto e non vederla suonare mi fà strano, è la prima volta che mi succede, ma è la colonna sonora perfetta, sorrido all’idea che mentre sto allestendo il merchandaise, vedo delle ombre che passano, sento le streghe che in qualche modo sembrano che vogliono aiutarmi , infatti il box di Suspiria mi cade per fortuna rimane sulla mensola senza subire danni o graffi, segno che magari Helena Markos abbia voluto far sentire la sua presenza…

Suspiria è suonata magistralmente dai Goblin Rebirth, è come sentirla su disco davvero pazzesco l’impatto sonoro da questa posizione, qui senti davvero tutto anche le voci di streghe che passano , suggestione davvero paurosa .

Il disco gracchia ed una voce di bambino,fà il suo ingresso, il terrore ha inizio, quella maledetta nenia infantile è il preludio a Profondo rosso, dove il basso di Pignatelli scandisce il tempo perfetto, è un piacere sentirla, ma nello stesso tempo sono distratto perchè cominciano ad avvicinarsi i primi curiosi al banchetto, e in quel momento vendo una copia in vinile di Profondo rosso, il brano me lo godo di più quasi solo a sentirlo che non vederlo suonare e non so perchè , ma ha un sapore diverso rispetto alle altre volte, forse perchè in qualche modo sto lavorando e quindi avere la musica dei Goblin come sottofondo, mi gratifica e mi fà sentire bene, il concerto prosegue fino alle noti finali dove il pubblico in delirio applaude la band che esce di scena soltanto per qualche minuto per poi concedere l’unico bis della serata, Tenebre, che posso godermi in santa pace, non è un brano che mi attira molto dal vivo lo preferisco in studio, ma anche questo è suonato veramente bene , e lo dimostra il pubblico che scandisce il ritmo con le mani ininterrottamente fino all’ultima nota.

Un ulteriore bis in scaletta era Goblin, ma il concerto si sarebbe prolungato di più e iniziando tardi non è stato possibile eseguirlo 

Il concerto dei Goblin Rebirth finisce qui, uno show come sempre straordinario, la band ancora una volta ha fatto letteralmente impazzire il pubblico torinese che è uscito dal locale soddisfatto e contento di avere assistito ad un concerto meraviglioso.

 

Mentre la band saluta il pubblico, i miei amici Pietro e Manuela insieme a mio fratello Massimo, mi raggiungono al banchetto, dove curiosi e semplici appassionati affollano la sala, c’è molta energia tra di noi e poter dialogare con i fan è molto bello, tra una vendita e l’altra conosciamo persone nuove , ma anche vecchi amici che ci passano a trovare come Barbara Aversa ed il ragazzo di Radio Popolare  è un immenso abbraccio da parte di tutti, mentre i Goblin Rebirth pochi metri più in là cominciano a fare i primi autografi e scattare alcune fotografie. 

Dopo circa un’ora i Goblin Rebirth ci raggiungono al banchetto per ringraziarci del nostro supporto e sopratutto per averli aiutati nella vendita del loro materiale

La nostra avventura non finisce mai, fino alla fine siamo vicini alla band, aiutandoli anche a caricare gli strumenti, l’ultima fotografia fatta tutti insieme, una marea di abbracci e pacche sulle spalle ed ognuno di noi prende la via di casa.

Per noi è stata una marea di emozioni infinite, restare per ben otto ore in loro compagnia è stato davvero bellissimo, una cosa così dovrebbero provarla qualsiasi fan almeno una volta nella vita.

Ci hanno accolto con tanto affetto e stima, c’è stato rispetto tra fan e artista, ma è come se fossimo stati  dei vecchi amici che si sono incontrati dopo tanti anni, tanto è stata la sobrietà, l’allegria e la naturalezza delle cose .

Non capita tutti giorni di poter condividere i tuoi sogni con altri tuoi amici, e scopri che sono gli stessi che tu hai sognato, ed è bellissimo poterli condividere insieme .

Grazie Goblin Rebirth, Grazie agli amici che mi hanno aiutato e sostenuto in questa meravigliosa serata, non dimenticheremo mai questo giorno, e sono convinto che di occasioni e di serate così ne passeremo delle altre .. 

 

 

 

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