Era il 17 Maggio al Fim ( Fiera Internazionale della Musica ) di Genova, quando ho avuto l’occasione di sentire 4 brani in anteprima del nuovo album, e fin da subito ho sentito un nuovo sound of Goblin che statva per nascere, un Goblin touch diverso, diverso da quelli che eravamo abituati…
Il 29 Giugno è uscito GOBLIN REBIRTH, l’album di esordio della band capitanata da Fabio Pignatelli & Agostino Marangolo, che hanno voluto unire un gruppo di amici per suonare qualcosa di bello e diverso. Con Giacomo Anselmi, Danilo Cherni e Aidan Zammit che completano la line-up del gruppo .
La copertina del disco è un capolavoro assoluto, il piccolo Goblin nel ventre della madre che sta per essere dato alla luce è figlio/a di tutti i fan dei Goblin, e basta mettere il disco sul piatto per sentire il suo primo vagito o meglio la sua prima sinfonia musicale .
L’album è distribuito dalla Relapse Records che ha pubblicato il vinile in quattro colorazioni diverse, la più rara è sicuramente quella Pink / Gold Merge, stampata in un edizione limitata di 200 copie.
Le seguenti stampe sono state stampate su vinile di color Argento e Trasparente. Anche queste versioni in questi ultimi tempiu sono andate esaurite, oggi s può trovare solamente l’edizione classica in vinile nero.
La copertina è singola e all’interno vi è un inserto con una foto scattata durante il primo concerto dei Goblin Rebitrh a Roma nel 2011, nell’altro lato le note su ogni singolo brano,quelle dei musicisti e il tagliandino con il codice per poter scaricare il disco in formato mp3.
L’album è stato stampato anche in un elegante confezione in cd digipack, a tre ante , con obi sul lato della copertina in stile giapponese .
Il disco è possibile prenotarlo tramite la Relapse Records, disponibili cd, vinile nero e argento , e anche la t-shirt commemorativa o nei canali abituali tipo Amazon.
Per poter ordinare le ultime copie disponibili in vinile Pink/gold e trasparente, ma volendo anche quelle nere e argento e il cd vi consiglio di andare su questi link del sito Discogs, sito dedicato al collezionismo di vinili e cd , dove privati e negozi possono vendere e comprare :
cliccate qui per il vinile pink/gold
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GOBLIN REBIRTH ( Relapse Records RR7307 )
Il disco si apre con Requiem For X, sulle note descriveil brano come un funerale e la morte del Goblin, io invece ho immaginato l’esatto contrario, guardando la copertina del bimbo/a che sta per nascere…
Inizia con una sequenza di carillion che descrive l’attesa e un fischio alla x-files, come se il bimbo parlasse ai genitori, fuori si sente bisbigliare come fossero i parenti che tentano di replicare o semplicemante commentare di come il bimbo crescerà. I colpi di batteria e di basso simboleggiano i movimenti del bimbo ( i consueti calci nel ventre della mamma ) poi ad un tratto la musica si fà molto più alta è il momento che precede l’assolo di chitarra di Anselmi che fà capire che il nascituro è venuto alla luce, le tastiere di Zammit & Cherni sono inquetanti ma nello stesso molto dolci, seguite dal vecchio Goblin “touch ” di Marangolo e Pignatelli, Anselmi invece regala un assolo straordinario che mette d’accordo tutti , è il tocco dei Goblin Rebirth sarà proprio questo, che li distinguerà dagli altri, è nato un nuovo Sound of Goblin Rebirth
Back in 74, è un brano molto ritmato in stile jazz grazie alla ritmica di Marangolo accompagnato sulla stessa lunghezza d’onda da Pignatelli, Zammit & Cherni si divertono con le tastiere rendendo il brano in alcune parti elettronico, Anselmi si delinea nel suo tocco alla Gilmur.
Book Of Skulls , si apre con un assolo di Pignatelli straordinario per poi sfociare in un tappeto di tastiere epocali, che ricorda il vecchio sound dei Goblin, che si sposa perfettamente con l’elettronica, punto di forza di questa band che gioca continuamente a cambiare il ritmo del brano passando anche per il rock con Anselmi, fino alla parte centrale del brano dove Zammit in un assolo splendido regala momenti solenni alla Genesis , il brano si fà molto più dolce portando l’ascoltatore ad esplorare nuovi suoni . Il brano cambia ancora con ritmi quasi tribali per concludersi .
Mysterium, inizia con un riff di chitarre di Anselmi seguito dal ritmo di Marangolo, l’inserimento del basso di Pignatelli fa del brano una sound molto gobliniano anni ’70, l’assolo di Anselmi ancora una volta trascinato da tastiere che sembrano violini porta la band nel Goblin Rebirth Touch, il bozouki fà il resto . Il finale è da hard rock dove la band si scatena lasciando libera la musica ad esplodere per concludersi come aveva iniziato.
Evil in The Machine , il riff del basso di Pignatelli spalanca le porte a Marangolo e Anselmi che con colpi di rock aprono il brano, per poi lasciare spazio ai giochi tastierisitci di Cherni e alla voce in stile Kraftwerk di Zammit, seguiti dal ritmo costante di Marangolo per poi far esplodere l’anima più rock di Anselmi nella parte centrale del brano che si conclude con un assolo di tastiere.
Forest, un brano che dal vivo non mi aveva entusiasmato, ma ascoltandolo in disco mi sono dovuto fortemente ricredere!
Inizia con un’organo da chiesa inquietante, seguite dalla voce straordinaria di Roberta Lombardini, che crea un pathos incredibile, un emozione unica che ti porta all’interno di una foresta incantata dove il riff di Anselmi ti fa incontrare i piccoli Goblin Rebirth che giocano, ti fà volare e sognare ad occhi aperti, ascoltandolo in cuffia si viene completramente catapultati all’interno di questo mondo magico . L’assolo pinkfloydiano di Anselmi è da brividi !
Dark Bolero, l’introduzione di questo brano mi ricorda molto ” La casa nella Prateria ” telefilm degli anni ’80, quel sound americano che parte con una melodia molto dolce e festosa, in questo caso molto più country, per poi mescolarsi con un coro di voci che cambia sostanzialmente il tema del brano, diventando molto più cupo e inquietante ricordano le soundtracks di un film horror anni ’80 stile Presagio , Halloween .
Rebirth, è un mix sonoro di vari generi musicali che passa da ballate al prog fino all’elettronica . C’è un punto ben preciso del brano dove le tastiere di Zammit e la ritmica di Marangolo e Pignatelli ricordano molto un bran dei Genesis ” The Waiting Room ” dell’album : The Lamb lies downon broadway . Il brano si concentra molto sulle tastiere regalando un sound molto dolce e bellissimo, nel finale la band si concede assoli uno dietro l’altro regalandoci il classico prog stile anni ’70, Anselmi suona alla Steve Hackett.
Goblin Rebirth è un album splendido e meraviglioso dove finalmente si può sentire qualcosa di veramente nuovo!
Il sound creato dei Rebirth è spaziale, dove la band mescola vari generi musicali senza pause dove il prog incontra l’elettronica, con le sue dovute sfumature al rock prograsivo anni’70, creando un nuovo suono molto dolce e garbato, preciso, perfetto. Ogni brano ha una sua storia e accontenta tutti i gusti musicali, la band è ben affiatata e si sente, un disco davvero eccezzionale, un disco che noi fan dei Goblin aspettavamo da anni !