GIANLUCA DE ROSSI ( TASTIERE )
TDG : Quando hai iniziato ad appassionarti di musica e cominciare a suonare ?
DE ROSSI : Ho iniziato a suonare le tastiere alla scuola Media, avevo 11 anni e andavo pazzo per i sintetizzatori e la musica elettronica. Poi, sempre in quegli anni, ho scoperto il Rock Progressive, i Genesis, gli Yes, gli ELP, i Gentle Giant etc. e da lì è stato amore a prima vista al primo ascolto, che non mi ha più abbandonato negli anni.
TDG : Quali sono stati i tuoi primi grupppi dove hai suonato ?
DE ROSSI : Nel 1996 ho fondato i Taproban, formazione triangolare tastiere-basso-batteria con la quale ho registrato 4 album in studio, più diverse collaborazioni, per l’etichetta francese Musea. Ho anche militato in alcune cover bands dei King Crimson e Jethro Tull (Magog, Undertull), con le quali ci siamo esibiti nei più importanti locali di Roma (Stazione Birra, Crossroads, Jailbreak), esperienze che mi hanno arricchito musicalmente e umanamente.
TDG : Ci racconti come hai incontrato Carlo Bordini ?
DE ROSSI : Nel 2008, grazie all’amico in comune Giorgio Meloni, l’incontro con Carlo Bordini, che per me era un mito, essendo io stato da sempre un grande fan dei Goblin e della loro storia. Inizialmente abbiamo riarrangiato insieme il pezzo “Cammellandia” di Rustichelli e Bordini, duo di cui volevamo essere la prosecuzione, e il pezzo inedito “Pozzo dei Giganti” pubblicato da Musea nel triplo CD tributo all’Inferno di Dante. Di questi due pezzi abbiamo realizzato un video live in studio, tuttora presente su youtube, insieme a “Dentro la cerchia antica”, altro brano stavolta registrato per il Paradiso.
TDG: Come è nato il nuovo progetto dei Cherry Five ?
DE ROSSI :Un giorno Pino Pintabona della Black Widow di Genova ha visto il video di “Pozzo dei Giganti” ed è rimasto folgorato. Da qui l’idea di far tornare a rivivere i Cherry Five con un nuovo album da riproporre a 40 anni di distanza. Inizialmente io avrei voluto riprendere il discorso del duo De Rossi-Bordini, accantonato in un primo momento, ma la disponibilità immediata ed entusiasta di Tony Tartarini al progetto ha fatto propendere per la formazione a 5, cui si sono uniti il bassista Pino Sallusti (grande musicista e ottima persona) e il chitarrista Ludovico Piccinini, che si sono umilmente e magistralmente calati nella parte, pur non essendo dei frequentatori assidui del genere. Abbiamo allora ripreso i due pezzi di De Rossi e Bordini, “Pozzo dei Giganti” e “Dentro la cerchia antica”, e li abbiamo ri-arrangiati, ampliandoli per il quintetto, grazie anche ai testi di Tartarini, componendo ex novo, con il contributo di tutti, il brano del Purgatorio (Manfredi), per poter così proporre un album concept sulla Divina Commedia.
TDG : Grazie per la tua disponibilità e per le belle cose che ci hai raccontato.
DE ROSSI : Grazie a Te Roberto ed un saluto a tutti i fan e visitatori di Terra di Goblin .