Seleziona una pagina

Genova ( FIM ) 17/05/2015

Ho atteso questo momento ben 29 anni, quando un giorno ho scoperto l’album dei Cherry Five, nonostante la mia collezione sia a livelli mondiali, è il disco che ancora oggi sto cercando alla disperata, e non so se mai riuscirò ad averlo, la stampa originale italiana ha un valore che supera le 2.500 euro.
Ma se da una parte questo sogno rimane nel cassetto, in questi ultimi 24 mesi ho avuto l’onore di poter conoscere i membri originali della band, prima tramite mail poi telefonicamente, per un intervista esclusiva da inserire in questo blog.
Dico spesso che i sogni si tramutano in realtà quando dentro di te la fiamma della speranza non si spegne, e quando un anno fa , precisamente a Giugno, Pino Pintabona della casa discografica genovese Black Widow, mi annuncia un ritorno della band con un disco tutto nuovo, quella speranza è tornata ad essere viva !
Da quel momento ho cominciato a seguire passo dopo passo la band, prima con la presentazione del nuovo progetto in Ottobre a Roma durante il Music Day, dove la band mi citava e ringraziava Terra di Goblin per il sostegno.
Nel Gennaio del 2015, a Milano oltre a vedere e toccare per la prima volta nella mia vita il disco originale, ho avuto l’onore di vedere le prime bozze di quella che poi sarà la copertina dell’album.
Dopo qualche mese vengo a sapere della presenza dei Cherry Five al Fim di Genova ( Fiera internazionale della Musica ) per il primo esordio live dopo 39 anni, e che nella stesso contesto si esibiranno anche i Goblin Rebirth.
Un occasione d’oro da non perdere assolutamente, in poco meno di 24 ore , avrei assistito a due concerti memorabili .
Non ho perso tempo e mi sono subito comprato il biglietto, aspettando con pazienza ma soprattutto con l’emozione che cresceva per questo fatidico giorno.
Vedere e ascoltare per la prima volta i Cherry Five dal vivo e ritrovare sul palco i Goblin Rebirth, dopo 4 anni da quel fantastico concerto a Roma del 2011, era anche l’occasione per riunire i miei vecchi compagni di viaggio per poter condividere insieme questa storica giornata.
Il mio obbiettivo era di ritrovarmi con Pietro Fiscaletti, Denis Podnos e Marco Bertuzzi per poter rivivere insieme quelle emozioni.
Purtroppo Marco non ha potuto partecipare a questo bellissimo evento, nonostante i nostri continui inviti, speranzosi che lui potesse liberarsi dagli impegni, un vero peccato, noi tutti ci tenevamo a lui e siamo rimasti molto dispiaciuti, ci è mancato tantissimo, ma noi da buoni amici , gli abbiamo riservato dei piccoli regali in ricordo di questa giornata e in qualche modo lui.. non si perderà questo evento.
Domenica 17 Maggio,

in compagnia di Enrico Pagliara e Giampietro Decicco, ci avviamo verso il porto antico di Genova, arrivati in perfetto orario alle 12.00 , incontro il primo amico con cui avevo dato appuntamento Alessandro Freschi, amministratore di un bellissimo gruppo sul rock progressivo, con cui non mi vedevo dal concerto di La Spezia dei Daemonia del 2013.
Pochi istanti dopo una voce famigliare mi chiama è Denis Podnos con il suo amico, abbracci calorosi tra di noi il primo membro della reunion è arrivato, ci accingiamo ad entrare, e a pochi metri dal palco incontriamo parte dei Cherry Five e I Goblin Rebirth , un emozione vederli tutti insieme a dialogare tra di loro, mancano solo Tony Tartarini e Carlo Bordini.
Dopo i saluti lasciamo le due band per pranzare, mentre io deposito Pasqualino nello stand della Btf, gentili e carini ad ospitarlo, mentre vengo rapito da Pintabona della Black Widow che mi consegna una copia promozionale esclusivamente per me del nuovo album dei Cherry Five “ Il Pozzo dei Giganti “, rimango impietrito davanti al mini-poster con l’immagine dell’intera copertina, il quadro dipinto da Daniela Vetrone è fantastico !
Verso le 14,30 ritornano i Cherry Five, questa volta al completo mi avvio verso di loro con le braccia aperte pronto per accoglierli in un caloroso abbraccio, Bordini è il primo a vedermi e staccarsi dal gruppo per venirmi incontro mi abbraccia forte e comincia a riempirmi di complimenti, lo stesso fa Tartarini, è un emozione grande quella che sto provando, li invito a sedersi vicino a noi, nel frattempo ne approfitto per scattare qualche foto e farmi fare qualche autografo da tutta la band.
In attesa della loro esibizione, ci mettiamo a parlare a lungo su quello che succederà sul palco, mentre Bordini dialoga con Enrico io comincio a conoscere il resto della band.
Nel frattempo ci raggiunge un altro grande amico: Fabio Capuzzo, mentre Denis si è perso per i vicoli stretti di Genova e non assisterà incredibilmente al concerto, nemmeno Pietro Fiscaletti riuscirà a raggiungere in tempo la fiera, per ritardi di treno e autobus..
Sono le 15,30 i Cherry Five salgono sul palco : Antonio Tartarini alla voce, Carlo Bordini alla batteria, Pino Sallusti al basso, Gianluca De Rossi alle tastiere , Ludovico Piccinini alle chitarre .
Comincia il sogno, questa volta ad occhi aperti, per la prima volta in assoluto li vedo suonare dal vivo. La band dopo un piccolo soundcheck parte con il primo brano che da i titolo al nuovo album : Il Pozzo dei Giganti , un pezzo fantastico, che ci fa tornare indietro di 40 anni, con quel sound rock progressivo dei bei tempi, la band è in piena forma, il brano è molto ritmato all’inizio per poi rallentare nella parte centrale, un demo di questo pezzo lo avevo già ascoltato, ma con l’inserimento della voce è tutta un’altra cosa.
Una suite fantastica della durata di circa, 24 minuti che rapisce il pubblico presente, la voce di Tony è identica a quella che si sente sul disco, e mi fa venire i brividi sulla pelle, De Rossi gioca sul virtuosismo prog degli anni ’70, ottimi gli inserimenti di Piccinini con assoli deliranti, e perfetta la ritmica di Bordini, che sembra il tempo abbia conservato la potenza nelle sue braccia , il pubblico molto attento applaude a scena aperta la band.
Per tutta la durata del brano, non si è sentita nemmeno volare una mosca , perché il pubblico e la band erano entrati nel girone dell’inferno !
Il brano si conclude con un lunghissimo applauso e la band sembra rilassarsi, per poter affrontare il secondo girone quello del Purgatorio.
Viene presentato il secondo brano dell’album dal titolo: Manfredi brano suddiviso in 4 parti :La Forza del Guerriero“, inizialmente ricorda l’introduzione di un vecchio brano, molto ritmato con chitarre e basso in evidenza , il brano scende di ritmo spostandosi verso un tempo più morbido, più romantico con Il  Tempo del Destino, la voce di Tartarini seguita da un dolce basso e pianoforte è una goduria infinita, conclusa con un bellissimo assolo di chitarra.
Il ritmo si fa di nuovo incalzante e si ritorna al vecchio prog alla Trespass, con Terra Rossa, mantenendo la dolcezza durante il cantato, le note moog la fanno da padrona e si conclude con un giro di basso , tastiere e batteria che preannuncia l’ultima parte del brano Un Mondo tra noi due , che conclude i bellissimi 16 minuti con una dolce melodia regalata dalla voce di Tartarini.
A questo punto la band dopo aver presentato gran parte del nuovo album, presentato la band, ringraziandomi personalmente e invitando gli spettatori di visitare questo blog , regala a tutti i fan storici dei Cherry Five un brano del primo album datato 1976, Country Grave-Yard , appena parte il riff di chitarre, sento un magone incredibile e il mio cuore scoppia, la mia emozione si trasforma in lacrime, erano anni che aspettavo di sentire un brano di uno dei miei album di musica rock progressiva Italiana preferiti.
Anche Fabio Capuzzo che è vicino a me sente l’emozione sorride alle mie lacrime , ma anche lui sta provando la stesse emozioni che provo io, ed è bellissimo questo momento perché ci rendiamo conto di essere soltanto noi due e i Cherry Five sul palco.
Anche Tony sente l’emozione, mentre canta perde alcune parole del testo, ma lo si vede con che grinta e piacere canta questo brano, in fondo non lo cantava da 39 anni , e proporlo dal vivo per la prima volta è stato emozionante anche per lui, ed è stato bello vederlo e sentirlo cosi .
Completamente rapiti dalla musica tutti quanti che seguivano il ritmo, e in quel momento avrei voluto che non smettessero mai di suonarlo e soprattutto che avessero continuato a suonare l’album intero..
Otto minuti, di adrenalina , di passione pura, di musica vera !
A fine brano io e Fabio ci siamo guardati negli occhi ed entrambi brillavano di gioia, finalmente avevamo coronato il nostro sogno !
Concerto fantastico, spettacolare , la band si è presentata per la prima volta al pubblico  suonando alla grande e soprattutto ci ha fatto emozionare tantissimo .
A fine concerto ci siamo complimentati con tutti, loro erano molto soddisfatti e noi eravamo completamente assuefatti dal loro sound.
Abbiamo raggiunto la band durante l’intervista per il Fim, per poi concedersi completamente a noi per una lunga chiacchierata tra un banco e l’altro della fiera del disco .
Verso le 18 saluto la band con tanti abbracci, soprattutto da Bordini che è felice come un bambino ed anche lui sembra molto commosso e contento di avermi conosciuto, è stato un incontro bellissimo , il massimo che mi potevo immaginare, avere conosciuto i Cherry Five mi ha fatto un enorme piacere, ed oggi posso finalmente dire di averli conosciuti ed incontrati tutti almeno una volta i membri della mia band preferita !

<