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Ferrara 2/12/2016 Teatro Nuovo

Ferrara, città graziosa  dell’Emilia ha ospitato per una sera otto pazzi scatenati che si sono riuniti da ogni parte dell’Italia per assistere al penultimo concerto del 2016 dei Claudio Simonetti’s Goblin.

La trasferta è stata  programmata molto prima, durante l’estate quando sono uscite le prime date invernali della band, si è cercato il concerto più vicino, per poterci incontrare tutti a metà strada, senza troppi intoppi di treni o  auto tenendo conto sopratutto del periodo invernale. Dicembre in questi ultimi anni è un mese strano può esserci il sole come la neve e quindi ognuno di noi ha potuto organizzare  bene il trasferimento da una città all’altra.

In realtà la nostra prima scelta era caduta sul concerto di Padova, poi lo show è stato spostato a San Donà di Piave, per tutti noi molto scomoda, la nostra idea non era solo quella di ritrovarsi ma quella di assistere anche ad un concerto normale, evitando la sonorizzazione, alla quale avevamo già condiviso insieme nel 2015 a Bologna, e che avremo modo di rivedere nel 2017. Il nostro obbiettivo principale era quello di festeggiare il Natale con i Claudio Simonetti’s Goblin, l’anno scorso lo avevamo fasteggiato con i Goblin Rebirth, e ci sembrava doveroso festeggiarlo quest’anno insieme a loro.

Dopo circa una settimana di telefonate e mail decidiamo di andare a Ferrara, io avevo scelto  fin da subito di andare in treno, evitandomi la macchina per motivi meteorologici,  c’era il serio rischio di trovarsi sommersi dalla nebbia per più di 500 Km.

Due sere prima dello show mi chiama Claudio Simonetti dicendomi che aveva a disposizione due accrediti per la serata, uno per me l’altro per un altra persona, ho spiegato a Claudio che noi eravamo circa otto persone ed era molto difficile per me scegliere a chi dare l’accredito, non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri, l’unica cosa che si poteva pensare di fare  era di  mettere gli accrediti in gioco magari facendo tra di loro ( bim,bum,bam ), ma non sarebbero serviti perchè tutti noi eravamo già provvisti del biglietto. Ho ringraziato Claudio dicendogli cortesemente di tenere in conto quegli accrediti per i  concerti futuri….

Venerdi 2 Dicembre, Inizialmente dopo essere sceso con il treno a Bologna, dovevo incontrarmi con Marco Bertuzzi con cui avrei raggiunto Ferrara in auto, poi ho cambiato idea proseguendo da solo con il treno, perchè Marco rischiava di fare tardi ed io dovevo ancora cambiare il biglietto in teatro. Arrivo a Ferrara verso le 19 dove mi ero messo d’accordo con Pietro Fiscaletti che mi sarebbe dovuto venire a prendere, ma una nostra incomprensione ha fatto si che mi trovassi da solo in stazione, c’era un’altra persona che doveva essere presente Antonello Canella, che era disposto ad aspettarmi in stazione, ma non avendolo mai visto di  persona rischiavo di non riconoscerlo e quindi gli ho detto di trovarsi davanti al Teatro Nuovo insieme a tutti gli altri : Fabio Capuzzo, Max Velvet, Giampietro Callegaro per le 19.30 per poi andare tutti insieme a mangiare qualcosa, mentre inizia a squillare il telefono, è Giampietro Callegaro che in compagnia di Fabio e Max stanno arrivando in teatro, mentre per strada incontro Pietro che mi era venuto incontro.

Ed eccoci qui tutti insieme e puntuali, un apoteosi di baci e abbracci, mentre mi avvio a cambiare il biglietto in teatro, all’appello manca ancora Antonello Canella, che sta per raggiungerci. Incontro alcune persone dello staff del teatro che mi dicono che i Claudio Simonetti’s Goblin Goblin sono al merchandaise, e che se volevo era possibile parlare con loro, non ho perso nemmeno mezzo secondo sono uscito dal teatro ed ho invitato i miei amici ad entrare con me per salutare la band .

Quando la band ci ha visti ci è venuta incontro,  quanta emozione c’era nei nostri occhi come fosse  la prima volta che li incontravamo, Titta Tani mi si avvicina chiedendomi se gli avevo portato il poster della Family Tree, ed in quel momento ho distribuito poster, t-shirt a tutta la band che calorosamente mi ha ringraziato. Dalla mia borsa i regali non finivano mai ce ne erano per tutti anche per i miei compagni di questa nuova avventura, nessuno è stato escluso dal Natale anticipato, consegnando loro dvd, e locandine della band per poterle farle autografare a fine concerto.

Ad un certo punto Claudio Simonetti scompare nei camerini e mi si presenta davanti con un regalo tutto per me, parte del merchandaise del concerto giapponese del 29 Ottobre : brochure, poster e cd promozionale, dicendomi che tutto questo materiale era il regalo di Natale da parte della band, mi sono sentito male vedermi consegnare queste cose davanti a tutti i miei amici, ero un pochino imbarazzato, ma tutti gli altri erano felici ed è partito un applauso generale.

Lasciamo la band in teatro mentre noi decidiamo di andare a mangiare in un locale vicino al Castello Estense ( Da Giori ) , dopo pochi minuti ci raggiungono anche Antonello Canella, che conosciamo per la prima volta e che subito entra in sintonia con noi , Marco Bertuzzi e Davide.

E’ troppo bello stare insieme, discutere delle varie formazioni Goblin, sui concerti visti e quelli che dovremmo vedere nel 2017, si respira un armonia di festa e di allegria, siamo tutti riuniti per una passione sola e tra collezionisti non c’è gelosia guardiamo il merchandaise appena consegnato, mentre distribuisco a loro altro materiale.

Sono quasi le 20.45 ed entriamo in teatro …… Lo Show ha inizio……

Prima dei nostri beniamini si sono esibiti due gruppi Giacomo Calabria Project, molto bravi che hanno presentato ” Face the Odds ” il loro album, interessante gruppo che miscela vari generi musicali dal prog , jazz , blues con qualche nota hard, ottimi musicisti e buone carature vocali.

Approfitto della pausa tra un cambio di palco e l’altro per andare a salutare Carlo Ottavi , fotografo molto bravo e personaggio molto particolare che incontro a quasi tutti i concerti dei Goblin, con lui mi fermo a chiacchierare un bel pò, dandoci appuntamenti ai prossimi concerti…

Il secondo gruppo Echotime, presentato come gruppo Prog rock, provengono da Urbino ed hanno suonato integralmente il loro ultimo lavoro ” Genuine ” . Molto bravi anche loro ma troppo metal prog per i miei gusti, non mi hanno entusiasnato molto se non in qualche brano.

Sono le 22.45, il pubblico accanto a me comincia un pò ad impazientirsi , l’attesa dei  Claudio Simonetti’s Goblin si fà un pò troppo lunga, a dire il vero anche per me è stato insolito fare suonare due gruppi per circa 2 ore ma è giusto dare spazio anche alle band che devono emergere.

Tra la pausa di un gruppo e l’altro ci si alzava per parlare  con gli amici che erano a pochi metri di distanza fino a qunado i  Claudio Simonetti’s Goblin non sono saliti sul palco .

La band sale sul palco con un trio :  Claudio Simonetti alle tastiere, Titta Tani alla batteria e Bruno Previtali al basso e chitarre, che alterna a seconda del brano che si suona, un compito non semplice che al musicista abruzzese, sembra non pesare.

Il concerto inizia con le note di  introduzione de La Terza Madre ( Video )  che sono interpretate da Alice Schiattone che si presenta sul palco con una mini arpa in mano e un vestito molto aderente… color carne, terminata la piccola danza la band attacca con Mater Lacrimarum, suonata benissimo, era dal 2010 con la sentivo dal vivo, ha un impatto live straordinario e molto suggestivo, la carica giusta per farti sobbalzare dalle sedie .

Si festeggia il 30 anniversario con il brano Demoni, sempre molto apprezzato dal pubblico, per poi tornare indietro nel tempo con E.. Suono Rock e la stupenda Roller, suonata da Previtali al basso con grande autorità.

Claudio presenta la band e ringrazia il pubblico di Ferrara, mentre incominciano le note dolci de L’alba dei morti Viventi ( Video )  per poi legare alla title track dell’ album Zombi ( Video ) , con un Titta Tani scatenato alla batteria.

L’atmosfera si fà molto più tenue  e dolce con Aquaman, brano pinkfolydiano estratto dall’album Roller.

Si ritorna al thriller con la suite dedicata a Non ho Sonno collegata con Death Farm, dove la band si scatena sul palco, Simonetti riabbraccia dopo 30 anni una Keitar, la tastiera a tracolla che usava verso la fine degli anni ’80, durante la trasmissione televisiva di ” Pronto è la Rai ? ” del 1987 e sicuramente durante il tour dei Simonetti Horror Project degli anni ’90 .

E’ stato favoloso vederli così presi dalla musica e sul palco, si vedeva che si stavano divertendo come matti ed io sono stato preso da un pò di emozione, vedere Claudio con quella tastiera mi ha fatto venire brividi, perchè a quel tempo potevo vederlo soltanto in televisione ed ascoltarlo sui dischi, imagginando e sognando di poterlo incontrare un giorno, ed invece oggi ero ad un passo da lui ..

Lo show è molto bello con molte luci sul palco, lo schermo dove vengono proiettate le immagini dei film è troppo piccolo e non si vedono molto bene, ma a me quello che interessa di più e vederli e sentire suonare bene. La prima parte del concerto si chiude con la stupenda Opera che parte con il pianoforte classico di Simonetti per concludersi con il sublime assolo di Bruno Previtali .

Ma ecco che arriva uno dei momenti top del concerto, che tutti noi aspettavamo con grande entusiasmo e frenesia, i Claudio  Simonetti’s Goblin il 29 Ottobre hanno suonato a Tokyo, e la scaletta dello show aveva subito dei cambiamenti interessanti, la band aveva suonato dei brani che fino ad oggi nessuna formazione Goblin aveva mai suonato dal vivo nemmeno nei concerti degli anni ’70. I Goblin nel 1976 incisero un 45 giri : Chi ? // Chi ? (seconda parte / Video )  che faceva parte di una nota trasmissione televisiva, e la band per la prima volta in assoluto ha voluto proporla al pubblico ferrarese.

Suonata magistralmente dalla band, è stata un emozione unica per tutti noi poterla ascoltare per la prima volta , in un silenzio surreale abbiamo potuto godere di questo momento magico, non sono mancate le lacrime perchè erano anni che volevo sentirla suonare, e mi ha fatto venire i brividi sulla pelle, bellissime entrambe, sembrava di sentirla su 45 giri, la prima parte del brano è stato accompagnato da un  ballo sensuale di Alice Schiattone, alla fine dei due brani mi sono alzato in piedi per applaudire la band, molti intorno a me non avevano mai sentito questi brani e sono stati completamente catturati dall’atmosfera misteriosa .

Un brano che rimane per sempre nel cuore di Claudio è sicuramente Gamma, apprezzato moltissimo dal pubblico nostalgico in sala, che ricorda con tanta dolcezza lo showmen che ha fatto divertire la nostra vecchia generazione con la sua simpatia e con la sua musica : Enrico Simonetti.

Per Claudio è un momento di intimità che il pubblico capisce, le note di questo brano scendono nel teatro, mentre nei nostri cuori e nella nostra mente scorrono le immagini di Enrico durante i tanti show da protagonista, un lungo e generoso applauso dell’intero teatro alla fine del brano, costringono Simonetti ad andare al centro del palco e passeggiare con le mani dietro la schiena, emozionato come sempre, intimidito da tanta gratitudine verso il padre, ma nello stesso tempo orgoglioso di essere suo figlio, e ringrazia il pubblico per l’affetto ogni qualvolta viene ricordato.

Il palco si fà buio e le note molto più cupe, Alice entra indossando un mantello nero, mentre la band attacca la suite di Dracula, per la prima volta suonata dal vivo, molto suggestiva ed inquietante, un altro momento magico del concerto, tutto un altro effetto rispetto al disco, la versione live è leggermente diversa .

Il concerto si sta avviando verso la fase finale, ma mancano ancora molti brani classici da suonare, come Tenebre, che viene come sempre scandita dalla voce di Simonetti ” paura, paura ” e  il pubblico che segue  il tempo come tutte le sere, con il battito delle mani.

Ad essere sincero ho trovato il pubblico di Ferrara un pò freddino, quasi non volesse disturbare troppo la performance della band sul palco, quasi timida negli applausi o forse talmente impaurita dalle colonne sonore….

I sospiri sempre più angoscianti riempiono il teatro Nuovo di Ferrara, ed il pubblico ormai spaventato sente partire un carillion che non promette nulla di buono, nonostante sia un suono dolce da filastrocca, Suspiria è sicuramente uno dei brani più paurosi dei Goblin, ed ogni volta che la ascolto mi inquieta ogni sua nota, molto bella, suonata con il buzuki da Bruno Previtali, e con Alice che arriva sul palco coperta da una mantella dorata, comincia a volteggiare  e girare per tutto il palco, a 360° un effetto ottico pazzesco .

Siamo alle battute finali dello show con Phenomena, in una versione sempre più lontana dall’originale, fin troppo metal prog, per poi concludere con una suite dedicata a Profondo rosso ( Video ) , che include la bellissima Deep Shadows, suonata benissimo da tutta la band, Previtali con il basso fà  accaponare la pelle e per concludere Death Dies dove si perde nella parte di chitarre , ma straordinaria è la parte  ritmica di Titta Tani e al pianoforte di Simonetti, che regala al pubblico una suite jazz fenomenale, la band sembra non volersi fermare mai, Death Dies è molto lunga e cambia spesso ritmo, spettacolare esecuzione.

Finisce qui il concerto dei Claudio Simonetti’s Goblin, un bellissimo spettacolo, ci aspettavamo un bis con Epopea ( suonata a Tokyo ), ma purtroppo non vi era più tempo.

Un concerto molto bello, dove finalmente abbiamo potuto ascoltare anche brani diversi dal solito, che abbiamo apprezzato molto, la band si esprime sempre al meglio, è un trio che funziona a meraviglia.

Alla fine del concerto ci siamo soffermati con la band a fare quattro chiacchiere , dove abbiamo commentato insieme varie vicessitudini legate ai Goblin ed ai concerti precedenti, abbiamo invitato la band ad andare a bere qualcosa insieme, ma erano molto stanchi, il giorno dopo dovevano affrontare un nuovo viaggio e l’ultima data del tour 2016 a San Donà di Piave .

Mentre attendevo che tutti i miei amici finissero di fare foto e autografi mi viene incontro Fabrizio Garavoglia un fan di Ivrea che mi aveva cercato e voluto , fà sempre piacere conoscere ed incontrare nuovi fan, nell’atrio del teatro siamo rimasti soltanto io, Marco e Davide, tutti gli altri avevano già preso la strada di casa, ci siamo soffermati ancora una bella mezz’ora con i Claudio Simonetti’s Goblin, dopodichè verso le 2.45 anche noi abbiamo salutato la band e siamo ritornati a Bologna.

Marco mi ha ospitato a casa sua facendomi dormire nella stanza Goblin, dove vi erano appesi tutti i poster o locandine dei concerti americani, la passione di Marco non è solo per i Goblin ma anche per il film ” Il Fantasma del Palcoscenico” , un infinità di materiale collezionistico da farti girare la testa.

Alle 7.30 del mattino ho ripreso il treno che mi ha riportato a Torino, felice come non mai di aver vissuto un’altra giornata memorabile condivisa con i miei amici gobliniani e consapevole del fatto che ogni concerto di qualsiasi formazione Goblin vado a vedere è un emozione diversa e sempre nuova.

 

 

 

 

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