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FABIO PIGNATELLI ( Basso )

 

Fabio Pignatelli

 

TDG :  Quanti anni avevi quando hai cominciato a suonare il basso ?

PIGNATELLI : Ho cominciato a suonare il basso a 14 anni, suonando in alcuni gruppi beat degli anni ’60 era il periodo tra 1968-69 proponevamo gli hits inglesi, americani e qualcosa di italiani.
Anche se ero molto giovane ( 15 anni ) mi consideravano bravo, e mi ritrovavo spesso a suonare con ragazzi più grandi di me e a quell’età tre o quattro anni facevano la differenza !

TDG :  Raccontami l’esperienza con i gruppi : Le Rivelazioni e i Flea e i vari festival tra 1971/73

PIGNATELLI : Con le Rivelazioni suonavamo molto nei club, è stato il mio primo gruppo importante, pensa che andavo a vedere i loro concerti, poi un mio carissimo amico mi disse che la band cercava un bassista, fece il mio nome ed entrai nel gruppo. Erano dei musicisti straordinari, c’è un anche un 45 giri uscito un po’ prima che mi unissi a loro , con un solo che ancora oggi ha il suo perchè ! La “nomea” del gruppo era quella di aver avuto sempre chitarristi eccellenti, il primo Roberto (quello del solo di cui parlavo), poi Gianfranco Coletta e per un periodo anche Nicola di Staso. Il repertorio era da Hendrix ai Cream passando dai Who agli Humble Pai di Peter Framton e Steve Mariott, Beatles ecc. Rock blues inglese.

Le Rivelazioni

TDG :  Come sono nati gli Oliver ? Come è andata a Londra e la registrazione dell’album.

PIGNATELLI : Era il 1973, Massimo Morante & Claudio Simonetti mi chiamarono per registrare dei bassi su alcuni provini, succesivamente andai a Napoli a suonare con Walter Martino e Tito Schipa Junior ed ascoltai il duo Rustichelli & Bordini, Carlo mi colpì ! Mi ricordava  Bill Bruford, lo proposi alla band e fù cosi che entrò negli Oliver.
Poi Masssimo e Claudio andarono a Londra,  per far ascoltare il materiale e contattarono Eddie Offord che ci propose di andare a Londra. Nello stesso viaggio conobbero Clive Heynes e lo fecero venire a Roma.
Finalmente con la formazione completa iniziammo le prove : dalle 22/23 serali alle 5/6 di mattina ( orari da Vampiri !) in un locale della mensa del dopolavoro ferroviario alla stazione Termini che era gestito dal papà di Massimo.

Oliver 1973

Alla fine de 1973, finite le prove, partimmo per Londra ! Riempimmo un tir di strumentazione, tra cui un mixer Mac 48 canali a “due piani” costruito apposta da Rodolfo Palazzetti della Cherubini, e le enormi casse, sempre Mac, che erano state usate al Festival Pop di Villa Pamphili. Il Tir partì via terra e noi con l’aereo (il mio primo volo) .Arrivati andammo a ritirare gli strumenti in dogana e fu li che mi accorsi che purtroppo era sparito il mio raro Rickembacker 21 tasti ( ne avevano costruiti pochi in quell’epoca )
Londra  era in piena “austerity, era triste, c’era poco movimento. Provammo tre o quattro giorni alla Manticore Theatre ( di ELP ), li venne Eddie Offord che ci registro live ( un nastro che tengo gelosamente) Una curiosità : quando tornai a Roma ascoltando il nastro, alla fine della registrazione sentii della musica al contrario, girai il nastro e … sorpresa !! C’era un pezzettino di mix di Tales from Topographic Oceans, degli Yes, che non erano ancora uscito.
La sera andammo a casa di Eddie per ascoltare la registrazione e parlare del progetto, una delle serate più emozionanti della mia vita ! Gli Yes stavano partendo per un tour Americano e in casa vedevo passare tutti i personaggi che avevo visto sulla copertina di Close to the Edge ! Per me fù un esperienza straordinaria ! I miei miti erano loro : Yes, Gentle Giant, King Krimson Jethro Tull, ELP, avevo solo 18 anni e trovarmi di fronte a Keith Emerson ,  e addirittura poter collaborare con Eddie Offord, erano cose che potevo solamente sognare, erano cose impensabili. Facemmo 3/4 concerti in alcuni college londinesi  poi purtroppo, Eddie Offord era impegnato per 6 mesi con il tour degli Yes, finirono i soldi e tornammo a casa.
Tornati in Italia  anche grazie all’ aiuto di Enrico Simonetti (papà di Claudio), riuscimmo ad avere un contratto, e cominciammo a registrare l’album degli Oliver.
Decidemmo di cambiare cantante e arrivò Tony Tartarini.
La Cinevox decise di pubblicarlo nel 1976 chiamandolo Cherry Five , per non confonderlo con Profondo Rosso dove c’era un’altra lineup, un’idea assurda ! Poteva uscire benissimo come Goblin. Nel giro di un anno tra il 1975 e il 1976 , hanno pubblicato tre album : Profondo rosso, Roller & Cherry Five , con 3 lineup diverse, ma solo su Cherry Five (forse il lavoro a cui sono più affezionato) non figuro nemmeno, hanno messo le foto di Bordini e Tartarini, e di nostro nulla, in realtà quello era il nostro primo album !!

 

TDG :  Ricordi la scena del film “ La Nottata “ ?

PIGNATELLI  : Quella scena l’abbiamo girata negli studi di registrazione Ortophonic (ora Forum), Cervi ci aveva contattati perché gli serviva un personaggio che assomigliava vagamente a “Cristo“ e aveva scelto me, fecero un enorme poster con cui tappezzarono Milano poi sparirono per diversi mesi e quando mi ricontattarono io….avevo tagliato i baffi !! Per girare la scena mi misero dei baffi posticci e purtroppo….. mi fecero pure cantare !

La Nottata

TDG :  Come hai creato il riff di Profondo rosso ?

FABIO PIGNATELLI : Nel 1971 andai a vedere i Jethro Tull a Roma,  fù il mio primo concerto della mia vita, rimasi scioccato dall’introduzione di chitarra acustica di Ian Anderson , il brano era  My God, tratto dall’album Aqualung.  
Allora quando vedevo un concerto assimilavo tutto il possibile, dello show mi rimaneva il ricordo di quello che avevo visto e sentito, senza possibilità di risentire (non c’era You Tube !!). L’arpeggio di Profondo Rosso è il “ricordo” di quel concerto ! Un arpeggio tenuto nel cassetto, fino alla fine del 1974, quando Dario Argento ci propose di scrivere le musiche di Profondo rosso. Lui ci fece ascoltare un bel pò di dischi, cercava qualcosa inerente al rock progressivo di quegli anni.
La sera stessa, a casa di Claudio, proposi il riff al gruppo, la mattina dopo in studio lo registrammo e la sera Profondo Rosso era finito !
Facemmo un loop “meccanico”, simile come principio a quelli digitali che si usano oggi nei computer, ma il nostro era registrato su qualche metro di nastro incollato ad anello e tenuto in tensione dalle aste dei microfoni, poi fatto girare per 6/7 minuti e riregistrato su un multitraccia !!

Il Bassso di Pignatelli

 

TDG :  Esistono  degli inediti di quegli anni ?

PIGNATELLI  : Di Roller ricordo Cold Summer registrato anche in studio alla RCA. Lo suonavamo in tour nel 1975.

Goblin nel 1976
TDG :  Come è nato il progetto de  Il Reale Impero Britannico ?

PIGNATELLI : Non ricordo molto bene ma il gruppo credo sia un’invenzione della Cinevox .
Dovrebbe essere una raccolta di brani di Brezza e Goblin-Frizzi dove noi, con diverse lineup, abbiamo suonato.

TDG :  Parlaci dell’album di Suspiria.

PIGNATELLI : Suspiria è l’unico film dove abbiamo iniziato a lavorare sulla sceneggiatura circa un anno prima che iniziassero a girare. Abbiamo dato dei provini a Dario e non ci siamo più sentiti per un lungo periodo. Eravamo anche venuti a sapere che Argento aveva contattato altri gruppi prog italiani e Inglesi, ma poi alla fine ha richiamato noi.
E’ sicuramente la nostra sondtrack piò famosa e , secondo me me, anche la più bella.
Un lavoro molto ricercato nelle sonorità, con molte invenzioni, molto originale.

 

TDG :  Nel 1978 avete inciso Zombi e Poi il Bagarozzo , come mai questa decisione del concepì album ? Avete cercato dei cantanti prima di affidare la voce a Morante ?

PIGNATELLI : Noi siamo nati come gruppo vocale ( Cherry Five ne è la prova) , strumentale lo siamo diventati con Profondo Rosso. In alternativa alle colonne sonore abbiamo sempre fatto degli album cantati e questa volta volevamo un po’ staccarci dalle soundtracks, fare una cosa più pop, pur rimanendo nel prog. Facemmo prima i pezzi e poi, quando Massimo fece i testi, man mano, ci venne l’idea del concept album. Non ci mettemmo molto a farlo e ci divertimmo molto.

TDG:  Parlaci dei tour dal 1975 al 1978

PIGNATELLI : Nel Tour del 1975 abbiamo iniziato aprendo i concerti di Riccardo Cocciante,  durante il tour siamo andati primi in classifica e per metà tour è stato Riccardo a farci l’apertura.

Nel 1976 avevamo iniziato un tour “tutto nostro” con qualche data al nord, poi abbiamo avuto un terribile incidente automobilistico, dal quale per fortuna siamo usciti tutti illesi, ma abbiamo dovuto interrompere la tournee .

Caserta 1976

Nel 1977 , abbiamo fatto più che altro apparizioni televisive, come Discoring,  l’unico live lo abbiamo fatto negli studi Rai di Torino .

Nel 1978 per il Bagarozzo abbiamo fatto pochissimi conceri, una a Genova, una al Mims di Sanremo e l’atra a Roma al Tenda Strisce per una convention della Cinevox dove abbiamo suonato 3 o 4 pezzi. Per l’occasione Carlo Bixio ci fece costruire una scenografia molto teatrale con i personaggi del disco.
Una foto del Tour del Bagarozzo è stata scelta per fare il retro della copertina di Zombi e ivestiti che indosso me li fece mia madre che era una bravissima sarta.

Goblin Tour 1978

TDG : Per quale motivo Dario Argento non vi ha chiamati per la colonna sonora di Inferno ?

PIGNATELLI : Dario Argento scelse direttamente Keith Emerson, noi non siamo stati contattati.
TDG :  Negli anni 1982-83 ci sono molte colonne sonore o lavori paralleli ti ricordi qualcosa ?
PIGNATELLI : Diciamo che nel periodo tra il 79 e 83 va fatto un pò di  ordine. E’ sicuramente il periodo più “incasinato” dei Goblin.

Prima l’entrata di Carlo Pennisi con cui registrammo le colonne sonore di Squadra Antigangester e Amo non amo (con Claudio) e Patrick e Buio Omega (con Maurizio come session man).
Poi l’uscita di Carlo e l’entrata stabile di Antonio Marangolo e Maurizio Guarini. Con questa line-up registrammo St Helene, Notturno e brani come Donna Mara, Feudo per un progetto non legato a colonne sonore. Purtroppo gli inediti alla Cinevox non piacquero e non vennero mai pubblicati.
In quel periodo abbiamo spaziato tra molti generi, non che prima non lo facessimo, ma cambiando musicisti è evidendente che qualcosa musicalmente nel gruppo cambia.
Una cosa che mi infastidisce è quando sento dire che i Goblin sono solo quelli di Profondo rosso, Suspiria e Zombi !

Pignatelli nel 1982

i Goblin hanno composto un sacco di roba, può non piacere a tutti ma è così ! Ad esempio ci sono brani come Sicilian Samba o Trumpet’s Flight che io trovo deliziosi ! Per l’assolo di tromba chiamammo Oscar Valdambrini, un bravissimo musicista di “vecchia” generazione, avevamo un pò di dubbi, ma lui ha registro tre takes uno più bello e moderno dell’altro, al punto che non sapevamo cosa scegliere. E’ la dimostrazione che nella musica non esiste tempo, se una cosa è bella non ha età. In quel periodo con Pennisi ci siamo orientati sul jazz-prog, funky, ci siamo anche ispirati a gruppi degli anni ’70, ad esempio per il tema principale di Patrick, confesso che abbiamo “ rubacchiato” qualcosa dagli Alan Parson Project  , ci imponevano di comporre le musiche con molta fretta e non avevamo tempo di poter realizzare le nostre idee musicali. Anche nel tema principale di Zombi, molti fan sostengono che ci siamo ispirati ai Genesis ( Watcher Of the skies ), in realtà è un libera ispirazione di un brano di Gino Vannelli, che non c’entrava nulla con il nostro genere. Noi ascoltavamo di tutto, e ci spingevamo anche per altri orizzonti sonori, creando un nostro sound, dove riuscivamo a fondere questi generi musicali diversi tra loro, oggi molti gruppi scandinavi e tanti altri cercano quel sound ma nessuno è riuscito a imitarci e di questo ne siamo orgogliosi!
In quel periodo io lavoravo spesso in studio e collaboravo anche ad altri progetti, tra i quali le colonne sonore di Fabio Frizzi.
Un ricordo va ad Alessandro Centofanti che registrò il synth-brass (ed altri piccole) sul tema principale (sigla) di “ Nocturne “ . Un ringraziamento a Roberto Puleo che suonò su Contamination ed un altro al simpaticissimo Adriano Giordanella che era il nostro percussionista di “fiducia” !

Goblin 1980

TDG :  Come è nato il progetto dell’album Volo ?

PIGNATELLI : Volo è nato dopo la scissione della formazione di St.Helene. Io lavoravo molto con Derek Wilson, Marco Rinalduzzi e Maurizio Guarini ,  durante le registrazioni di un disco di Nada con Mauro Lusini progettammo questo disco ,un po’ più rock, o se preferisci più commerciale. Costringemmo il povero Mauro Lusini a cantare in tonalità non propriamente adatte alla sua estensione (peraltro Mauro è più compositore che cantante) , ad esempio se noi suonavamo un pezzo in ( Mi ) basato sulle chitarre , se lui non ci arrivava noi non spostavamo in tonalità più basse, ma lo obbligavamo a cantare in quella dove ci suonava meglio ! Per Mauro è stata una sofferenza ma è stato sempre molto disponibile ! E’ stato un disco fatto in relax. Ci siamo divertiti tantissimo, anche quando abbiamo fatto il video-clip per la sigla iniziale di Discoring. Di aneddoti da raccontare ce ne sarebbero tantissimi ma ci vorrebbe troppo tempo.
So che molti fan non lo apprezzano come disco dei Goblin, io invece trovo che sia un album molto carino.
In realtà sono stato io a distruggere la formazione precedente di St. Helene , c’era poco lavoro e diventava sempre più difficile proseguire. Si guadagnava poco e ho provato a dare ai Goblin un’altra dimensione. E comunque quello era il genere musicale che seguivo in quel periodo.

Goblin Lp Volo

Goblin Con Keith Emerson

TDG :  Ci sono alcune colonne sonore che non sono ancor uscita come il Ras Del Quartiere , Squadra Antimafia , Rally , St Helene quando potremmo avere questi inediti ?

PIGNATELLI : Questo dipende dalla Cinevox , il problema maggiore e che non so nemmeno io se esistono ancora i nastri di St. Helene qualcosa era uscito, in una compilation, se si trovassero i master io credo che la Cinevox Record farebbe di tutto per pubblicare questi inediti.
“Rally” e “Il Ras del quartiere”, sono stati fatti più o meno nel periodo di Volo, anzi Il Ras è proprio la stessa formazione (meno Lusini), mentre per Rally ho collaborato con Marco Rinalduzzi e Nico Gaeta (un bravissimo tastierista con cui mi trovo molto bene che ha suonato con me insieme a  Venditti).

con Nico Gaeta

In quegli anni, tra 1981-83 , facemmo anche delle apparizioni televisive , una al teatro delle vittorie, se ricordo bene, e diverse puntate di un programma che, se non sbaglio, si chiamava Fresco Fresco, e c’erano sia Nico che Lusini in quel periodo tra Tenebre (di Simonetti-Morante-Pignatelli) e tutto questo movimento di musicisti nei Goblin c’era talmente casino che ora ……proprio tutto non lo ricordo !

Tenebre

TDG :  Per Phenomena e La Chiesa hai composto dei brani da solo ce ne puoi parlare ?

PIGNATELLI : La Chiesa è composto e suonato interamente da me, a casa mia, e mixato alla Trafalgar insieme a Enrico Chiarioni direttamente su due tracce. Di questo lavoro non esiste un multitraccia. Sono arrivato in studio con tutte le mie tastiere e con un unico passaggio sono andato sul direttamente sullo stereo. Avrei voluto fare un mastering diretto, ma era troppo complicato. In quel disco non ci sono strumenti veri, ma solo macchine midi direttamente sulle tastiere registrato su due piste analogico.
Ho fatto tutto da solo non ho avuto neanche un contatto con Keith Emerson, che ha firmato gli altri brani del disco.
Per Phenomena, Claudio mi ha coinvolto come Goblin (in quel momento ero l’unico possessore del nome). Io da solo,  ho scritto Jennifer e Claudio Phenomena, insieme abbiamo fatto il resto.
Tra l’altro di Jennifer esisteva una versione più lunga (nel disco viene sfumata sul più bello) che mi sembra abbiano poi rimesso su qualche successiva raccolta.
Mi dispiace che il brano Jennifer sia stato usato poco nel film.

TDG :  Puoi raccontarci la reuinion di Non Ho Sonno ?

PIGNATELLI : L’idea di riunire i Goblin è stata di Claudio, credo da una richiesta di Dario.
Con un po’ di timore ho acccettato, ma durante la lavorazione sono iniziati i primi problemi, ma con l’esperienza e un po’ di sopportazione, siamo riusciti a finire il disco, ma il progetto di reunion non è andato a buon fine ! Alla fine del lavoro, per l’ennesima volta ci siamo separati !
Secondo il mio giudizio è una delle nostre colonne sonore più belle ! Peccato che non sia stata supportata da un film che non mi fa impazzire.

Non ho sonno

TDG :  Parlami dei Back To The Goblin

PIGNATELLI : Purtroppo come Back To The Goblin, abbiamo fatto un disco e cinque date, e in una di queste, precisamente a Parigi, ho avuto modo di conoscerti ed una in Italia a Foligno

Attanasio e Pignatelli

Poi, poco dopo, si è rotto di nuovo tutto ! “It’s always the same old story”. Funziona sempre così ! Quando si inizia a parlare di cose pratiche iniziano i problemi. Vuoi per i caratteri copletamente diversi e vuoi per il modo di risolvere i problemi, Ognuno la vede a modo suo e non se ne esce. Neanche l’età ci ha portato a ponderare, l’istinto vince sempre.

 

Back To The Goblin

TDG :  Parlami dei Goblin Rebirth.

PIGNATELLI : I Goblin Rebirth nascono dopo lo scioglimento dei Back to The Goblin. Insieme ad Agostino ho ricontattato Claudio Simonetti per riformare la band. Dopo una prova non ci siamo trovati d’accordo sulla scelta deigli altri musicisti , lui aveva, giustamente, i Daemonia ed io ed Ago gli proponevamo Giacomo e Aidan e quindi non abbiamo raggiunto l’intesa.
A quel punto con Agostino Marangolo abbiamo rimesso in piedi i Goblin con Aidan Zammit, Giacomo Anselmi e Danilo Cherni. Abbiamo cominciato a lavorare componendo nuovi brani e facendo qualche concerto Quando, poi, abbiamo saputo che Simonetti con Morante, e due ex Daemonia Bruno Previtali e Titta Tani avevano formato i New Goblin abbiamo deciso di distaccarci del tutto e chiamarci Goblin Rebirth (ma purtroppo la confusione rimane)

Quando nel 2013 io ed Agostino siamo stati richiamati da Morante e Guarini per la seconda parte del tour in America , ho chiarito fin da subito con Massimo e Maurizio che il disco dei Goblin Rebirth, era pronto da tempo e che sarebbe stato pubblicato ugualmente, non avremmo buttato via un anno di lavoro solamente perché tornati a suonare insieme. Loro hanno capito e sapendo anche quanto è difficile e faticoso fare un nuovo album hanno accettato la situazione.

L’album dei Goblin Rebirth è finito, al momento stiamo lavorando con un grafico per la copertina. Il titolo dell’album sarà semplicemente : GOBLIN REBIRTH , e contiene 8 brani, verrà pubblicato nella primavera del 2015.
Per la pubblicazione dell’album live registrato al Crossroads a Roma, ci stiamo pensando..
Speriamo anche di fare dei concerti nel 2015, dove proseguiremo nel proporre brani delle cosiddette colonne sonore “minori”, cioè quelle che vanno dal 79 all’84 , come abbiamo fatto per i pochi concerti precedenti. Abbiamo un repertorio grandissimo e sarebbe stupido non proporlo dal vivo. A malincuore e, per poter differenziare i due gruppi, cominceremo ad escludere alcuni brani classici dei Goblin, altrimenti si rischia di vedere lo stesso concerto .

Goblin Rebirth

TDG :  Puoi raccontarci qualcosa del tour americano dei Goblin del 2013 / 14 .

PIGNATELLI : Il tour è andato abbastanza bene , nonostante alcune problematiche, ci siamo divertiti . Girovagare l’america con un tour bus , non avendo nessuno che ti organizzava le cose (Abbiamo fatto tutto noi ), e spostarsi da una città all’altra è stato molto faticoso.
Abbiamo suonato in posti molto belli, il pubblico era formato più che altro nostri vecchi fan , ma, per una parte minore, anche da ragazzi più giovani. Purtroppo il tempo è tiranno : dicembre 13 concerti e aprile 9 ! Purtroppo il tour è   finito sul più bello, quando inizi a fare le migliori performances ! Los Angeles, uno degli ultimi di Aprile, è stato,  forse,  uno dei più belli ! A San Diego ci sono venuti a trovare Carlo Pennisi e Marcello Todaro ( primo chitarrista del Banco)  era tanto tempo che ci non vedevamo ed è stato emozionantissimo !

Poster Usa Live

TDG : Nel 2015 uscirà il nuovo album dei Goblin puoi anticiparci qualcosa ?

PIGNATELLI : In generale è un disco molto prog, mentre componevo mi è “scappato” un blues “quasi tradizionale”  (in fondo Cream e Led Zeppelin hanno una parte importantissima nella mia vita musicale), e mi sono detto perché no ? i Goblin non possono suonare un blues ? E in poco tempo, con un’ottima performance di Massimo, l’abbiamo realizzato. E’ un disco molto istintivo. credo sarà una piacevole sorpresa per i fans. Molto “ascoltabile” !

Goblin 2015

TDG :  Un tuo ricordo di Alessandro Centofanti

Ho conosciuto Alessandro, alla fine del 1972, per circa un mesetto suonai con i Libra, mi ritrovai in una cantina di via Cavour a Roma con Franco Ventura alle chitarre, Federico D’andrea alla voce, David Walter alla batteria (che suonò per un periodo con noi e, anzi fu il batterista del primo concerto in assoluto dei Goblin il 2 Settembre 1975 a Caserta, con me , Guarini, e Morante.)

Con David Walter 1975
Alessandro era una persona molto carina, gentile disponibile, mai di male umore ! Come musicista non ne voglio neanche parlare ! Istintivo e deciso, un’”animale da palco” ! Di lui abbiamo tutti uno splendido ricordo. Con lui ho lavorato moltissimo, solo con Antonello Venditti 30 anni di studio e live !
E’ stato il primo del nostro gruppo di amici-musicisti a lasciarci, e ha lasciato un grande vuoto.
Salire sul palco senza Sandro sarà dura !

Pignatelli con Centofanti

Pignatelli - Centofanti - Attanasio

 

TDG : Grazie Fabio per la tua disponibilità e simpatia

PIGNATELLI : Grazie a te Roberto, e un grande abbraccio a tutti fan, e visitatori di Terra di Goblin, vi aspettiamo numerosi ai nostri prossimi concerti !

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