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Fabio Frizzi – Milano 25/11/2018

L’estate è appena cominciata e già si pensa ai concerti futuri, quelli che da li a poco allieteranno le nostre giornate grigie ed invernali, Fabio Frizzi suonerà a Milano al Magnolia il 25 Novembre, lo stesso locale dove da poco più di un mese assisterò a quello dei Claudio Simonetti’s Goblin.

Una seconda occasione da non perdere ma il mio principale obbiettivo è quello  di invitare alcuni amici che ahimè si erano persi i concerti  di Bologna e Roma l’anno precedente. 

Il 16 Ottobre ricevo una telefonata da Fabio Frizzi che mi comunica che verso fine Febbraio del 2019, sarà a Torino in occasione di una partita di basket a scopo benefico, e che vorrebbe condividere con me un bel tour per la città portandolo a visitare alcuni luoghi importanti del capoluogo piemontese, una sorpresa inaspettata che mi riempie il cuore di gioia… 

Tornando al concerto ho cominciato ad organizzarmi molto prima per poter condividere insieme a più amici possibili questo evento promettendo loro, visto ormai il mio contatto stretto con il musicista bolognese, di poterlo incontrare prima dello show.

Circa due settimane prima del concerto, Frizzi comunica ai suoi fan che per la data di Milano, ci saranno parecchie sorprese, con brani e suite inedite, mentre si avvicina piano piano la data dello show, vengo a sapere da Frizzi stesso di una sua forte forma influenzale che lo costringe a stare a letto per parecchi giorni, fortunatamente le prove per lo show di Milano erano già state fatte, ma c’era il rischio che il concerto potesse subire dei cambiamenti di scaletta in base alla situazione di salute del musicista, la cosa importante è che era scongiurata  l’idea dell’annullamento del concerto, in qualsiasi  stato di forma si fosse presentato sul palco Fabio Frizzi avrebbe onorato il suo impegno… 

Del concerto ve ne ho già parlato lo scorso anno, questa volta lascio la parole ed alle emozioni a due miei amici che erano con me al concerto, Luca Marotta & Silvia Vipiana, per loro è il primo concerto di Fabio Frizzi….. e ringrazio Carmelo Aurite , Sam Rocker Paoli, e Luigi Castagnino  per aver condiviso insieme questo splendido viaggio tra le note.. 

LUCA MAROTTA 

Finalmente dopo mesi di attesa, è arrivato il 25 di Novembre, domenica milanese umida e lievemente nebbiosa che mi porta al circolo Magnolia, per partecipare al   “Witch Festival “, ed assistere al mio primo concerto di Fabio Frizzi e la sua band, che avrebbe chiuso l’evento con il suo Frizzi 2 Fulci, proponendo molti dei suoi brani scritti proprio per i film di Lucio Fulci.

Mi trovo a rimettere nella mia fedele borsa, le varie cose che avrei fatto autografare a Frizzi e a telefonare a Roberto Attanasio, per concordare il luogo e l’orario del nostro appuntamento, salgo in macchina con la speranza di poter conoscere Frizzi, oltre che ad ascoltarlo durante il concerto e nello stesso tempo rivedere gli amici con cui condividere questa mia emozione.

Sono le 17.30 e Roby in compagnia di Luigi, altro amico che conobbi a un evento di cinema qualche anno fa,  mi stanno già aspettando davanti al locale, ci scambiamo subito un abbraccio e un bel saluto, successivamente Roby mi mostra il materiale Goblin che mi ha portato per l’occasione, decidiamo di fare un giro all’interno del locale per curiosare tra il merchandise, in attesa dell’arrivo di Sam Rocker Paoli  e Carmelo Aurite.

Roby decide di chiamare Fabio Frizzi per avvisarlo che siamo arrivati e che lo stiamo aspettando, complice di questa telefonata Luigi il quale era venuto apposta da Genova e a breve sarebbe dovuto ripartire, e proprio per questo chiediamo a Frizzi se era disponibile a raggiungerci entro le 19 , il musicista bolognese nonostante avesse ancora i postumi di un influenza accetta con molta gentilezza la nostra richiesta.

Tutti noi ringraziamo Roberto per la cortesia che ha voluto fare, visto che avere la possibilità di incontrarlo prima, è molto meglio senza aspettare la fine del concerto con la ressa di gente.

 Passano i minuti e tra uno scherzo e l’altro decidiamo di entrare nella zona adibita ai vari espositori, sia per acquistare qualche disco/locandina dell’evento, sia per salutare gli amici Daniele e Manuel di Bloodbuster, che sono presenti all’evento con il loro banchetto di cd/dvd. Salutati anche loro e dopo esserci guardati un po’ attorno, guardo l’orologio e vedo che sono quasi le 19 e dico agli altri del gruppo di uscire per aspettare l’arrivo di Fabio.

Passano  una manciata  minuti e vediamo in lontananza Frizzi con sua moglie e sua figlia imboccare il vialetto che porta alla cassa esterna del locale, la mia emozione è arrivata alle stelle vedendo Fabio Frizzi in persona passarmi davanti salutare Roberto e poi presentandosi a tutti noi stringendoci la mano e sorridendoci, tra me e me ho pensato che signore, nonostante avesse ancora i postumi dell’influenza è stato di parola arrivando alle 19 precise.

 Fabio ci invita ad entrare all’interno del locale evitando così di prendere ulteriore freddo, per poter dedicarsi al rituale di foto e autografi, non facciamo in tempo a sistemare le nostre cose che già qualche altra persona si avvicina al tavolo predestinato, ci mettiamo in fila come si fa negli uffici postali, ma non abbiamo il bigliettino da mostrare, ma una serie di Cd,Lp e Dvd.

 E’ il mio turno dico a Frizzi che è un onore poterlo conoscere di persona, e gli porgo le svariate locandine, copertine di  Lp e  dvd,  su queste ultime rimane molto colpito dall’ Lp de  “ Il  Reale Impero Britannico  “ dove suonò parecchi anni fa, scambio qualche foto e qualche parola e mi accorgo sempre di più che davanti ho davvero una persona incredibile con un animo gentile  e un modo di fare davvero da gran signore,  successivamente con i miei amici, decidiamo di lasciarlo andare a prepararsi per il concerto. Il nostro gruppo decide di andare a mangiare qualche cosa continuiamo a chiacchierare, ridere e nel frattempo di raggiunge anche Silvia Vipiana  amica di Roberto.

Si sono fatte le 22 e  la band sale sul palco accolta da un boato del pubblico, che purtroppo come succede spesso nel nostro paese ( non è numerosissimo ), ma in compenso è molto caloroso.

Lo show si apre subito con il botto ! In anteprima assoluto la band esegue  la main title ” Puppet Master The Littles Reich ” è un brano che inizia con suoni dolci che ci riporta indietro nel tempo con sonorità orchestrali, mi immagino di ritrovarmi all’interno di uno di quei grandi saloni, dove si facevano le feste negli anni 40, dove tutti danzano, ma nello stesso tempo è una musica inquietante che ti tiene con il fiato sospeso, questa troppa dolcezza, nasconde un mistero… 

Fabio Frizzi saluta il pubblico milanese e racconta della sua ultima colona sonora Puppet Master, mentre introduce il secondo brano estratto dal film tv  ( 15 episodi )  ” Delitto in Via Teulada “, diretto dal regista Aldo Lado nel 1980  dove sullo schermo scorrono le immagini di alcuni famosi cantanti,attori e personaggi della tv .

Le emozioni sono incredibili e durante l’esecuzione delle due suite di  “Sette note in nero ” e  “Manhattan Baby “, siamo completamente rapiti da quel suono che ci impietrisce sotto il palco con lo sguardo attento alle scene del film che scorrono sullo schermo, il pubblico applaude e urla di gioia terminate le due suite e Frizzi come tutta la band sprigionano un grande sorriso, regalandoci un’altro momento magico della serata, Frizzi spiega al pubblico che nel film dell’ Aldilà vi era una sequenza con poca musica , la scena si riferiva all’attacco dei ragni, denominata ” M36 ” una splendida versione del brano  ” Sequenza Ritmica e Tema ” suonata come nell’album originale, solo a sentire il battito del basso fa venire i brividi e la musica scandisce bene i passi lenti e morbidi dei ragni… 

La band è in piena forma, ma si concede un attimo di riflessione e pausa, portandoci nella letteratura horror di H.P Lovercraft con il brano ” Picture in the house ” brano composto per un audio libro,  passando da Edgar Allan Poe con il brano ” The Black Cat ” , il ritmo incalzante della batteria fà scaldare le anime e i cuori del pubblico con ” Blastfighter ” brano estratto dalla colonna sonora di un film di Lamberto Bava, per poi sfociare in un trio di brani “ Beware Of Darkness “, “ The Wepping Woman “, “ Saint Frankestein “ , forse il punto meno forte dello show, troppo lunga la sequenza lenta, che ha spezzato un pò il ritmo del concerto, ma è anche giusto che la band si dovesse prendere un pò di pausa ed energia prima del gran finale…..

 

SILVIA VIPIANA 

L’ Amore E ‘ … 
L’etimologia della parola amore risale al sanscrito kama = desiderio, passione, attrazione (vedi kama-sutra) quindi desiderare in maniera viscerale, in modo integrale, totale. 
Questa e’ la miglior descrizione che mi possa legare al CINEMA …
Tutti nelle nostre vite amiamo ,abbiamo amato spesso gli “amori” iniziano ,finiscono cambiano o semplicemente assumono altre intensità e dimensioni questo accade tra le persone ,tra gli amici o nelle relazioni più o meno intime … Ma quando l’attrazione per qualcosa non muta ,quando quella scintilla che si era accesa nell’Anima non si indebolisce Mai e per nessun motivo allora succede una magia nella nostra vita che abbiamo il Dovere di mantenere viva in ogni quando  e in ogni dove …Questo per me e’ stato ed e’ il Cinema.
Se mi volto mi rendo conto che c’ era ad incorniciare i momenti più felici ,a rendere meno spiacevoli quelli più tristi e continua a darmi nuovi stimoli nell’ oggi e speranza per il domani … Ecco penso di avere espresso tutto il mio trasporto per questa art e la sua musica che si ‘ manifestata e rinnovata sul palco del Magnolia di Milano in occasione del mio primo concerto del maestro Fabio Frizzi II, con il suo progetto Frizzi 2 Fulci ha fatto battere cuore e piedi a ritmo, sul palco musicisti professionali e professionisti.

 Alessandro Errichetti ( Chitarra Elettrica ) , Roberto  Fasciani ( Basso ) , Riccardo Rocchi ( Chitarra Acustica, 12 corde ed Elettrica ) , Federico Tacchia ( Batteria ) , Alessio Contorni ( Tastiere, Armonica, Flauto Ewi e Cori ) , Giulietta Zanardi ( Cori e Percussioni ), pochi fronzoli e perfezione nell’esecuzione degli arrangiamenti veramente di classe in un equilibrato alternarsi di momenti dolci e onirici a ritmi martellanti ,ossessivi e sincopati per un effetto sonoro di forte impatto emotivo …Il tutto diretto ed eseguito ( chitarre e tastiere ) da  Fabio Frizzi spesso assorto,gli occhi chiusi, atteggiamento umile di chi sa che non ha nulla da dimostrare perché le “cose” importanti le ha ottenute come pure la presenza di un pubblico non numeroso, ma estasiato sopratutto nell’ultima ora dello show, accompagnandoci con la splendida suite  “Songs Medley “, che comprende tre brani cantati estratti dalla soundtracks di “ I Quattro dell’apocalisse “,  film diretto da Lucio Fulci, “Movin’ On ” , in stile country, segue “ Let us pray “ , un riff di chitarra con armonica, un brano in pieno stile blues, ed infine “ Was it all in vain “,  ed eccoci catapultati nel nostro limbo, seguono i brani intrecciati tra loro de ” Paura nella Città dei Morti Viventi ” , fantastica ” Irrealtà di suoni ” , suonata magistralmente, segue la inquietante e pinkfloydiana  “ Introduzione , paure, liberazione “ per poi sfociare seguita dal battito di mani del pubblico con  ” Apoteosi del  mistero ”  apoteosi questa volta è il pubblico milanese che è in preda al delirio estremo, i volti sorridenti della band, fanno presagire che il concerto si sta volgendo al termine, ma il  pubblico sembra non essersi stancato ed ecco le note de ” Il Gatto Nel Cervello ” che chiuderebbe lo show, ma tanta è la voglia ancora di stare insieme che la band arricchisce lo show con altri due splendidi brani ” Zombi 2 ”  un apoteosi di suoni di tastiere che incalzano, per poi concludersi e non poteva mancare con una suite parziale estratta dalla colonna sonora del film ” L’ aldilà ”  su quest’ultimo brano tutti ci lasciamo  andare cantando la parte del ritornello, sempre con il sorriso e le emozioni a mille. Finisce il concerto è il momento di salutare Fabio Frizzi, ci congratuliamo con lui per il concerto a cui abbiamo assistito, usciamo dal locale salutando gli amici di Bloodbuster scattando qualche foto di rito anche con loro. Usciti dal locale anche tra noi, purtroppo è arrivato il momento di salutarci,  dentro ognuno di noi a vissuto emozioni diverse, ma di una cosa siamo certi, che prima o po ci rincontreremo per condividere, nuove emozioni  sotto quel palco. 

Un immenso grazie va a Roberto Attanasio una persona che sprigiona e trasmette un entusiasmo infinito per la musica ed il cinema e a Terra di Goblin che ci ha permesso di raccontare le nostre gioie ed emozioni..

Da parte di tutti noi un pensiero và al regista Lucio Fulci che ha osato piu’ di tutti nel cinema di genere e si e’ spinto oltre la morale ,la politica senza paura tra capolavori e fallimenti come i veri geni).

 

 

 

 

 

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