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Daria Nicolodi,  Icona del cinema argentiano e non solo, ci ha lasciati il 26 Novembre,  a soli 70 anni , un dolore immenso per me, attrice che ho stimato sempre nei suoi film, per il suo modo poetico di recitare, la sua voce e risata inconfondibile, donna fantastica e misteriosa, una strega nei tempi moderni.

Daria Nicolodi

Ho avuto la fortuna di poterla incontrare a Torino in una fredda sera dell’11 Novembre 2006.

Nel capoluogo piemontese, si stava girando il film  ” La Terza Madre ” di Dario Argento ed in compagnia di Stefano Oggiano provammo ad entrare sul set, in quel momento chiuso, le riprese del film venivano effettuate di giorno.

Curiosammo tra i vari camion e roulotte, e una di questa si aprì e ci trovammo di fronte Daria Nicolodi, che ci venne incontro chiedendoci chi eravamo e cosa facevamo a quell’ora sul set. 

Erano da poco passate le 21, io rimasi sorpreso e felice di poterla incontrare  non solo perchè ero un suo grande ammiratore ma volevo dirgli una cosa da tantissimi anni  ed avere informazioni a riguardo, mai avrei pensato di incontrarla addirittura nella mia città. 

La guardai dentro a quegli occhioni verdi e le dissi che ero onorato di poterla incontrare e conoscerla, ringraziandola, mettendomi in ginocchio dinnanzi a lei per aver scoperto i Goblin la colonna sonora della mia vita .

Daria Nicolodi

Lei si mise a ridere tantissimo di felicità, il suono della sua incontenibile risata,  che fino a ieri l’avevo sentita solamente dentro un cinema, ed invece questa volta la potevo sentire dal vivo, che spettacolo !!

Quando mi alzai lei mi sorrise e mi abbracciò fortissimo e mi diede un bacio, dicendomi che  finalmente aveva trovato una persona che la venerava non solo per i suoi film ma anche per aver scoperto i Goblin, mi disse che tutti dicevano che era stato Dario Argento ma invece non era vero e cominciò a raccontarmi la sua incredibile storia.

< Roberto, Dario mi incaricò di trovare un gruppo rock per la colonna sonora di Profondo rosso, mi recai alla Cinevox Record dove vi erano tanti artisti che frequentavano quegli studi, dinnanzi a me in sala di registrazione c’era un gruppo di ragazzi giovani che stavano registrando il loro primo album, avevano delle sonorità prog pazzesche molto simili ai Genesis, Gentle Giant, Yes e poi la cosa che mi stupì furono gli effetti sonori di vento e grida prima di un brano, questa cose mi fece rabbrividire, un sound perfetto per un film thriller.

Daria Nicolodi

Ascoltai questo gruppo con molta dedizione e attenzione e chiesi a Bixio di darmi il nome e una musicassetta con alcuni provini da portare ad ascoltare a Dario Argento, Il gruppo si chiamava Oliver e stavano ultimando la registrazione con un cantante inglese. Incontrai il gruppo e gli feci i complimenti e gli dissi chi ero e nello stesso tempo che forse sarebbero stati contattati da Dario Argento per la colonna sonora del suo nuovo film

In realtà Dario parte della colonna sonora era già fatta da Giorgio Gaslini ma erano più che tutto musiche di accompagnamento Dario cercava qualcosa di più rock per i temi principali del film .

 

Portai la musicassetta a Dario che la ascoltò molto attentamente e fù entusiaste del mio fiuto musicale tant’è che non perse troppo tempo e li invito subito a casa nostra per poter parlare del film e del tipo di colonna sonora che a Dario serviva. 

I futuri Goblin erano molto giovani poco più che ventenni ma quello che mi impressionò non era solo il modo di suonare era il loro entusiasmo e la loro voglia di fare, infatti come ben sai i brani di Profondo rosso vennero realizzati in poco tempo, il resto è storia ormai >

Daria Nicolodi

Rimasi sbalordito, del suo racconto che mi misi persino a piangere dalla commozione, talmente era l’enfasi e l’entusiasmo con cui mi ha raccontato questa bellissima favola. 

A quel punto, fù lei a chiedermi di raccontarle la mia storia di come fosse nata la passione per i Goblin, rimase sorpresa quando le dissi che avevo soltanto dieci anni quando ascoltai Profondo rosso, e che la mia passione si fece strada qualche anno dopo, Daria mi ascoltò molto attentamente e il  suo sorriso mi illuminava di immenso, lei era felicissima di sentirmi ed io ero molto emozionato che ha volte il mio racconto si bloccava per la troppa emozione.

Continuammo a parlare di cinema e musica pere almeno un’ora, fù un bellissimo incontro tra sorrisi e abbracci, ricordo la sua dolcezza nei miei confronti, gli porsi qualche oggetto d autografare, e lei con gentilezza e pazienza, comincio a farmi dediche su libri e locandine,  nel frattempo gli chiesi quali scene furono più difficili da girare e mi parlò di alcune scene di Inferno quella con i gatti o con Phenomena insieme a Jennifer Connelly nella scena della scimmia dovettero interrompere le riprese perchè l’attrice americana si fece male . 

Daria Nicolodi

Tornai a casa felice come un bambino avevo finalmente conosciuto uno dei miei miti cinematografici, non scorderò mai il suo viso, pieno di luce di allegria e spensieratezza, il suo modo gentile e cordiale di porsi con quell’accento tra il toscano e il laziale che le dava un tocco magico quando parlava, e quegli  occhi verdiche ti imprigionavano a lei e quel sorriso dolce che ti dava sicurezza. 

https://www.youtube.com/watch?v=EXrtPsyFCv0

Parlare di musica e di cinema con lei è stato bellissimo ho scoperto nuovi aneddoti, mi ha raccontato come sono state girate alcune scene, e tantissimi altri aneddoti capitati sul set, quella sera sarei stato fino a notte inoltrata ma purtroppo non era possibile rimanere di più Daria era anche stanca dalle riprese e voleva andarsi a riposare, sarei ritornato la sera prima magari facendomi raccontare ancora tante cose ma Daria era l’ultimo giorno che rimaneva a Torino e sarebbe partita per Roma il giorno successivo.

Daria Nicolodi

GRAZIE DARIA PER IL TUO CINEMA, PER AVER SCOPERTO I GOBLIN 

E.. PER AVERMI REGALATO SORRISI E ABBRACCI 

 

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