Goblin Rebirth al Crossroad di Roma
Ogni concerto che seguo di questa band e’ sempre un emozione diversa , e lo spirito di questo gruppo ci porta a fare cose pazze , che solo i fan più accaniti riescono a fare.
E’ mezzanotte … Giorgia Pignatelli ( figlia di Fabio Pignatelli ) mi avverte che il soundcheck della band si tiene dalle 12 alle 18 , e che il nostro appuntamento e’ alle 17 al locale
Partito da Torino con un treno alle 7.30 del mattino, sono arrivato a Bologna alle 9.45, dove il primo compagno di avventura Marco Bertuzzi mi stava aspettando per proseguire insieme, la prima tappa verso la Terrra di Goblin, destinazione San Benedetto del Tronto, dove ci attende Pietro Fiscaletti .
Ci avviamo verso Roma, continuando ad essere in contatto telefonico con Pignatelli e Marangolo per il nostro incontro, quando raggiungiamo il Crossroads, locale di Roma sono le 18, il soundcheck dei Goblin Rebirth era appena terminato, vengo bacchettato da Marangolo per il ritardo, nel frattempo tra baci e abbracci conosciamo anche Aidan Zammit, Danilo Cherni e Giacomo Anselmi. Per circa due ore stiamo in compagnia della band, mentre Marangolo mi consegna la scaletta del concerto autografata da tutti ( promessa mantenuta ) , leggiamo i brani e i nostri occhi cominciano a luccicare dall’emozione perché ci aspetta un concerto straordinario.
Finalmente possiamo ascoltare brani che fino a ieri li avevano sentiti solo sul vinile ed eravamo curiosi della loro trasformazione in versione live.
Sono circa le 20, arrivano alcuni amici come Marco Leodori, grande fan dei Genesis, Francesco e Marina . Prima dei Goblin Rebirth suona Al Festa compositore romano di colonne sonore, che attacca alle 21,30, concerto carino che dovrebbe durare 40 minuti invece si prolunga troppo, facendo slittare il concerto dei Rebirth quasi un’ora dopo tra i mugugni del pubblico e l’incazzatura dei Goblin Rebirth che continuavano a chiamarlo, facendo gesti di fermarsi , ma lui imperterrito continuava a suonare, un comportamento davvero pessimo del compositore .
Sono le 23 i Goblin Rebirth, finalmente salgono sul palco, ed ecco il primo inedito live della serata Killer On The Train, estratto dalla colonna sonora di Non ho sonno, brano suonato benissimo e dal vivo rende ancora di più , segue Buio Omega, per la prima volta suonata dal vivo , splendida esecuzione, l’assolo di chitarra di Giacomo Anselmi, lo trasforma in un sound pinkfloidiano.
Agostino Marangolo , scende dallo sgabello della sua batteria , per dialogare con il pubblico e presentare la band al completo . Si scusa con il pubblico per il ritardo, e non manca la nota polemica ad Al Festa dicendo che il loro concerto durerà di meno a causa di qualcuno . Il pubblico applaude e ride alla battuta ironica di Agostino, che conclude il suo intervento annunciando che il concerto verrà registrato e ripreso per pubblicare in futuro un cd o un dvd live. Le dolci sonorità di Giacomo Anselmi in Aquaman , allietano un pubblico attento,il concerto procede con la bellissima Mad Puppet, introdotta da una performance solista di Pignatelli straordinaria, che collega Death Dies, brano storico di Profondo Rosso. Il pubblico applaude soddisfatto, Danilo Cherni e Giacomo Anselmi , padroneggiano alla grande sul palco , la sincronia è perfetta, Aidan Zammit già membro dei Goblin nel 2009 e’ un virtuoso delle tastiere ed anche un grande fan dei Goblin, lo si capisce da quanta emozione prova. E’ il momento che attendevo di più con l’esecuzione di Roller e Dr. Frankestein, e risentirle suonate da Pignatelli fa venire i brividi. I Goblin Rebirth si scatenano soprattutto Danilo Cherni e Aidan Zammit che giocano con le loro tastiere creando dei virtuosismi splendidi, L’anima progressive ha preso il sopravvento.
La Chiesa è il brano successivo che prende corpo nella fase centrale più ritmata, ma l’arpeggio classico di Anselmi è notevole . Tenebre fa esplodere il pubblico romano, ma non è adatta al tipo di sound dei Rebirth, l’esecuzione infatti non è stata eccezionale.
Ma il sound dei Rebirth torna ad essere tale con Goblin, dove Marangolo si esibisce in un assolo di batteria fantastico, che prende in contropiede il pubblico presente, rallentando e velocizzando i tempi nello stesso momento, un sound molto jazzato, che fa impazzire il pubblico in un boato assordante. I Rebirth tendono a rilassare l’ambiente e il pubblico con L’alba dei morti viventi, dove il basso di Pignatelli coincide con i passi lenti degli zombie, il brano è suonato piu’ corto rispetto all’originale. Magic Thriller , brano tratto dall’ultimo album Back to the Goblin, delude un pochino suonata sottotono soprattutto nella parte centrale.
Ma ecco che l’atmosfera si fa incantata intorno a noi, in un silenzio irreale partono le note de Le cascate di Viridiana, ogni fan dei Goblin aspettava questo momento,brano suonato alla perfezione, meravigliosa, bellissima, tutto il pubblico si è alzato in piedi per onorararli . I Goblin Rebirth, sono commossi dal tanto entusiasmo e dal calore del pubblico, Pignatelli gioca con il suo basso eseguendo le note di Connexion, suonata leggermente diversa rispetto alla versione in studio, molto apprezzata da noi fan, fino ad arrivare a Witch, brano difficilissimo da suonare dal vivo che è il preludio a Suspiria, Giacomo Anselmi imbraccia il buzuki , per la prima volta in assoluto riusciamo a sentirla come nel disco originale con quel suono inquietante. Splendida esecuzione. I Goblin Rebirth lasciano il palco, il pubblico li chiama a gran voce, ci si sta avvicinando alla fine del concerto, i Rebirth risalgono sul palco suonando Zombi, il pubblico si alza in piedi e si avvicina al palco che scatena anche gli animi piu’ freddini. Finale scontato con Profondo Rosso, dove il basso di Pignatelli fa impazzire e la chitarra classica di Anselmi fa il resto.
Concerto bellissimo, straordinario molto diverso rispetto agli altri concerti, il sound dei Goblin Rebirth a differenza dei New Goblin, è molto più vicino all’originale, la band è molto affiatata e suona molto bene, la nostra curiosità è stata accontenta, a fine concerto i Goblin Rebirth ci hanno ringraziato dal palco, per la nostra passione, ma soprattutto per i tanti km fatti per assistere al loro concerto .
E noi abbiamo ringraziato loro per le emozioni e lo spettacolo che ci hanno regalato. E’ stata una giornata meravigliosa, e nel viaggio di ritorno non finivamo di raccontarci le nostre emozioni. Mentre ci salutavamo, ci siamo guardati negli occhi e il nostro pensiero era quello di ritrovarci presto per una nuova avventura nella terra di Goblin.