Dopo ben cinque anni, i Daemonia tornano in concerto nei pressi di Torino, a Rivalta, nel suggestivo anfiteatro, vicino al monastero. I giorni precedenti al concerto riuscii ad avere un contatto con l’organizzazione, per poter avere la possibilità di esporre al pubblico, per la prima volta in assoluto, tutto il mio materiale discografico dei Goblin e Simonetti .
L’organizzazione accetta con molto entusiasmo la mia proposta, e mi riserva una stanza del monastero per l’esposizione . Arrivo intorno alle 16,30, mi ci sono voluti due tavoli da due metri e altrettante sedie per poter allestire tutta la mia collezione. Verso le 18, arrivano i Daemonia per montare gli strumenti sul palco e iniziare il soundcheck, e poco dopo Claudio Simonetti, accompagnato da un’amica. Ci sediamo a bere qualcosa insieme e dopo una lunghissima chiacchierata e i primi soundcheck, Claudio viene a visitare la mia esposizione.
E’ un emozione incredibile per me, vedere il maestro sorpreso nel vedere tutto quel materiale esposto, cominciò a chiedermi dove avevo trovato tutto quella roba ed era commosso, si soffermava ad ogni stampa in vinile e cd, e non credeva ai suoi occhi. Anche il resto della band entra nella stanza e tutti rimangono a bocca aperta, mentre i primi curiosi e fan si aggiravano nel mio angolo espositivo. La visita dei Daemonia dura circa una mezz’oretta, poi la band ritorna sul palco per completare il soundcheck, che per causa di piccoli problemi tecnici terminerà alle 21.
Torno al mio angolo espositivo e la folla riempie la sala, che soddisfazione incontrare tanti fan dei Goblin, comincio a fare amicizia con alcuni di loro che interessati al mio materiale, la domanda più spontanea è quella se il materiale esposto è in vendita. Massimo e Maura, sono i primi visitatori della mia collezione, la cosa che mi piace è vederli ammirare con grande attenzione e maneggiare con cura il materiale esposto, con gli occhi increduli di Massimo, e Maura che non si osava avvicinarsi al banchetto per paura di rovinare qualcosa, sono bastate due battute per rilassarla e dargli il consenso di toccare con mano i vinili e i cd, perché in loro ho visto la stessa mia passione.
Non ero solo, alcuni amici ogni tanto, mi davano il cambio al banchetto. Sono quasi le 22,30 , chiudo la sala dell’esposizione per riaprirla a fine concerto per andare assistere allo show, mi sarebbe piaciuto lasciarla aperta ma nessuno poteva fare la guardia all’esposizione. Dal primo concerto visto nel 2003, sono cambiate molte cose la band è molto più’ affiatata, ci sono dei cambi nella scaletta, con inserimenti di altri brani dei Goblin, che aspettavo di ascoltare da più di 20 anni.
Il concerto inizia alle 23, con l’introduzione di The Third Mother, seguita da Demon e Tubular Bells, Simonetti presenta la band al pubblico torinese accorso in gran numero, e racconta il suo incontro con Keith Emerson nel 1974, per introdurre la suite di Inferno e Mater Tenebrarum.
Il concerto è piacevole, l’acustica dell’anfiteatro perfetta e anche la scenografia sul palco, con giochi di luci, laser verdi, rossi , blu sono molto suggestive. Il pubblico apprezza i brani successivi suonati benissimo Toccata e Fuga In Re Minore e Opera, con l’assolo struggente di Bruno Previtali. Ed ecco che finalmente viene presentato uno dei brani nuovi in scaletta, Il Cartaio, bellissima nella versione suonata dai Daemonia, molto più rock rispetto all’originale, la voce fuori campo di Dario Argento inquieta il pubblico torinese, per il prologo di Tenebre dove Simonetti si diverte a giocare con il voicecoder .
Sono le 22,45 e le sorprese per me non finiscono qui, Claudio Simonetti prende il microfono in mano e rivolgendosi al pubblico in prima fila “Il brano che eseguiremo adesso lo vogliamo dedicare ad una persona speciale,veramente speciale, perché è il più grande collezionista al Mondo dei dischi miei ,dei Goblin e dei Daemonia Roberto Attanasio”. Il mio cuore si ferma per qualche secondo l’emozione e la commozione è grande, quando attaccano con Roller, il brano che amo di più dei Goblin, e sentirlo per la prima volta suonato da Simonetti mi ha fatto venire i brividi.
Roller, eseguita alla perfezione, non ci sto più nella pelle ed anche i miei amici intorno capiscono che per me è una giornata indimenticabile. Nemmeno il tempo di riprendersi e i Daemonia scatenati sul palco partono con il riff di chitarra di Non Ho Sonno ,splendida esecuzione che fa esplodere il pubblico torinese. Suspiria , Phenomena e un altro brano suonato per la prima volta dal vivo, Mater Lacrimarum, primo singolo dei Daemonia, composto per una colonna sonora di Dario Argento, La Terza Madre, il brano è cantato da Claudio Simonetti.
Claudio Simonetti cattura l’entusiasmo del pubblico, e con voce molto dolce ricorda suo padre Enrico Simonetti, si siede alle tastiere e con suona dolce esegue Gamma, brano composto da suo padre nel 1975, per un sceneggiato televisivo, il pubblico torinese si ammutolisce, un silenzio irreale nell’anfiteatro, per onorare un grande maestro. Simonetti al termine dell’esecuzione applaude il pubblico per il suo rispetto e si commuove.
I Daemonia , stanno per terminare il loro concerto , il pubblico intona School At Night, i Daemonia apprezzano moltissimo l’aiuto del pubblico e parte Mad Puppet, con Federico Amorosi straordinario e dopo uno splendido un assolo di Titta Tani , ecco Profondo Rosso che chiude definitivamente la serata. I Daemonia a causa del forte ritardo dell’inizio del concerto non concedono nessun bis, durante il soundcheck erano state provate anche Zombi e L’alba Dei Morti Viventi. Noi per fortuna le abbiamo sentite lo stesso.
Nella stessa sala del mio angolo espositivo, è stato allestito il merchandaise dei Daemonia e poco più in là i camerini della band. Il concerto è finito, tutti i fan affollano la sala, cosi parecchie persone hanno potuto visitare il mio angolo espositivo, che soddisfazione, che gioia ho provato in quell’ora. Siamo rimasti ancora un po’ a chiacchierare con i Daemonia, tra una foto e mille autografi, alle 2,15 ho cominciato a ritirare tutto, con molta calma, mi ero stampato una lista di tutto il materiale che avevo portato per l’esposizione. I Daemonia erano come rapiti dal mio gesto di spuntare sul foglio ogni pezzo esposto, mi prendevano in giro, ma io gli spiegai semplicemente non sarei uscito dalla sala, fino a quando non avevo constatato che tutto il materiale fosse ritirato, e soprattutto la mia paura era quella di trovarmi con qualche pezzo in meno.
E’ stata una giornata indimenticabile e anche storica, perché da quel 26 Giugno 2008, ogni intervista che i Daemonia o i Goblin fanno vengo riconosciuto come il maggior collezionista al Mondo, e per me questo è un grande onore .