I Claudio Simonetti’s Goblin tornano ad esibirsi a Milano, in uno dei locali pù rinomati del capoluogo lombardo il ” Legend Club “, lo show questa volta è diverso rispetto a Lodi, la band porterà sul palco i più grandi successi dei Goblin e del maestro Simonetti, ma la grande attesa è per il nuovo album ” The Devil Is Back“, che la band ha presentato alle ore 12 nello storico negozio di genere Bloodbuster.
Nei giorni precedenti allo show ho continui contatti con Bruno Previtali, che mi rassicura di avere un accredito per me e Luca Marotta, mentre sono in trepida attesa della risposta di Claudio Simonetti e del locale stesso, per avere la possibilità di piazzare il mio banchetto vendita ed allestire l’angolo fan club di Terra Di Goblin nel locale, con minuziosità preparo il materiale da portare, cercando di scegliere i dischi giusti e la tanta memorabilia in mio possesso.
Il grande giorno è arrivato Venerdi 15 Novembre, con lo stesso orario di Lodi, parto da Torino, questa volta da solo, in attesa di incontrarmi con Luca Marotta davanti al locale, nonostante il traffico intenso ed avermi perso un pò nel centro di Milano, grazie a Luca che mi viene incontro in un punto della città, ci troviamo davanti al locale in perfetto orario alle 17.
Entriamo nel locale che ha appena aperto ed incontriamo Giuseppe Ranieri, che ci abbraccia calorosamente e ci invita ad entrare, veniamo entrambi sorpresi da Alessio Medici, mentre scarica il suo merchandising, ci dice di sistemarci le nostre cose, su di un tavolo posto al suo fianco, l’adrenalina comincia a salire, mentre porgo a Luca i dischi e la memorabilia che gli avevo preparato per lui.
La posizione del nostro stand è molto bella, da qui si vede il palco, anche se sicuramente dovremmo entrare in sala per poter godere appieno del concerto, fà un freddo pazzesco l’umidità è al massimo e Alessio fatica ad asciugare la sua postazione, fino a quando non gli dono un telo che avevo in macchina per proteggere dischi e cd.
Entriamo in sala mentre la band sta montando gli strumenti e veniamo accolti meravigliosamente da tutta la band che è super felice di rivederci, qualche scambio di battuta con tutti e poi lasciamo la band a finire il suo lavoro, mentre noi ci accingiamo a scaldarci un pò allestendo il nostro stand.
Alessio rimane sbalordito dal materiale esposto nello stand di Terra Di Goblin ,mi fà i complimenti per le rarità che ho portato, ed io gli rispondo che situazioni così dovrebbero ripetersi ad ogni concerto, con la scusa di aiutare Alessio ad allestire il suo merchandising, sbirciamo curiosi tra le scatole, e notiamo delle belle novità , ci sono le pins, due bellissimi poster, il pass americano, Alessio non fà nemmeno in tempo a tirare fuori tutto che già gli compro di tutto e di più , in soli due minuti ho già speso 110 Euro…
A questo punto dopo gli acquisti fatti, ci concentriamo sulla serata, in attesa dell’arrivo di Carmelo Aurite al quale gli abbiamo preparato una bella sorpresa, regalandogli noi il biglietto di ingresso al concerto.
Cecilia Nappo, concluso il primo soundcheck , scende dal palco e viene a trovarci allo stand, regalandoci la prima vera emozione, finalmente abbiamo modo io e Luca di poterla conoscere un pò meglio, si ferma con noi a chiacchierare per quasi un’ora, tra risate e tanti aneddoti della sua carriera musicale, fino a pochi giorni prima, sempre molto riservata, timida, e sfuggente ai nostri incontri, questa volta invece a preso confidenza e questo è stato uno dei momenti più belli della serata, era felice di vederci, di stare insieme a noi, perchè la facevamo sentire bene ed a suo agio, dopo averci autografato alcune cose e fatto qualche scatto è ritornata sul palco per continuare il soundcheck.
Arriva il rambo di tuono Bruno Previtali, che mi prende sottobraccio e mi porta in un luogo segreto dove parliamo di musica, del nuovo disco, del tour, ringraziandomi per il mio supporto nei suoi confronti e di tutta la band, e mi dice una cosa che mi fà venire i brividi dall’emozione ” Roberto noi siamo orgogliosi e felici di avere fan come te, che riesce a trasportare e coinvolgere altre persone, è una cosa che non tutti riescono a fare e noi di tutto quello fai, te ne siamo veramente grati” , in quel momento ho sentito il mio cuore scoppiare di gioia, ho mantenuto a stento le lacrime, lo abbracciato forte ed accompagnato sul palco.
La band inizia il soundcheck, nel frattempo incontriamo alcuni fan e facciamo cominciamo a fare amicizia ed è davvero bello incontrare fan come Charlie Witting, che arriva dagli Stati Uniti e ci racconta il tour americano, mentre iniziano le prime prove, ci avviciniamo al palco, cercando di convincere Claudio , di suonarci vari brani a richiesta, lui glissa sulle nostre richieste fino a quando non intona “ Planet Isabel “, mentre Bruno gioca con la sua chitarra suonando Jimi Hendrix , Federico e Cecilia si divertono con basso e batteria suonando Tubular Bells di Mike Olfield, tutto è così naturale e magico che vorremmo non finisse mai.
Ma ad un certo punto accade qualcosa di veramente insolito, io e Luca siamo fuori a parlare con Federico e Bruno, quando sentiamo suonare la batteria, incuriositi entriamo a vedere chi era questo bravo batterista, e poco prima di entrare mi giro verso Luca dicendogli che poteva essere Claudio alla batteria, ed infatti era Simonetti scatenato, per la prima volta l’ho visto in una veste diversa, sapevo della sua bravura nel suonare la batteria visto che da giovane l’aveva già provata nei suoi primi gruppi beat.
Sono quasi le 20.30, ci sfamiamo con un panino, mentre la band dall’altra parte del tendone inizia la cena, questa volta abbiamo preferito lasciarli tranquilli, anche perchè vi erano altri fan e ospiti al loro tavolo e come penso sempre, è giusto che ogni fan provi questa emozione, quindi io e Luca avendola provata soltanto qualche settimana fà, siamo rimasti nel nostro stand in compagnia di Alessio, mentre i primi amici venivano a trovarci come : Valentina La Russa, Federico Asnaghi, Marco Bassani con Debora Ruggiero, Alessandro La Tora, Francesco Aliberti, Fabrizio e Matteo….
Il locale comincia a riempirsi e molti fan e curiosi vengono a visitare i nostri stand, mentre cresce l’attesa per il concerto, nel frattempo ci ha raggiunto anche Carmelo Aurite, adesso comincia lo spettacolo.. sono le 22.15 , cerchiamo in qualche modo di entrare nella sala, che è strapiena, difficile raggiungere le prime file, ma non ci perdiamo d’animo, e cominciamo ad avanzare a piccoli passi verso il palco, chi ha avuto più fortuna sono stato io essendo più piccolo sono sviscerato da destra a sinistra fino ad arrivare ad un passo dal palco, davanti a me due marcantoni quasi sdraiati sulle transenne, ad occupare la loro giusta posizione di prima fila, mentre Carmelo e Luca nonostante gli avessi fatto strada non sono riusciti ad avanzare più di tanto, scoprendo poi a fine concerto che hanno avuto un piccolo diverbio con alcune persone, e quindi per evitare discussioni inutili hanno preferito rimanere dietro, anche se comunque in buona posizione.
I Claudio Simonetti’s Goblin, salgono sul palco, posso quasi toccarli con la mano ma mancano ancora pochi metri alla meta, si parte con il nuovo brano estratto da The Devil Is Back, Brian One Zero , il pubblico milanese sembra essere molto più accogliente e caldo rispetto a quello mummificato di Lodi, e la band in sequenza propone Mater Lacrimarum , Demon , … E Suono Rock, Roller , il pubblico è in visibilio, la band suona bene e l’acustica del locale è perfetta.
Non resisto più a stare dietro a due persone completamente stravaccate sulle transenne, inermi ad ogni brano, senza nemmeno sforzarsi di tenere il ritmo battendo le mani, di fianco a me c’è un signore di una cinquantina d’ anni, che conosce come me ogni brano a memoria, ed anche lui soffre questa situazione, lo vedo entusiasta con gli occhi lucidi, avremo modo di conoscersi a fine concerto Daniele Annovazzi , lui vide i Goblin nel 1976…
Vedo un pertugio e mi infilo, come uno scoiattolo, ride Daniele che ha capito il mio obbiettivo, provo a spostarmi leggermente sulla destra e trovo Valentina La Russa, in prima fila mi avvicino a lei per poter recuperare quei pochi centimetri che mi separa dal palco, lei gentile e carina mi procura lo spazio necessario per poter arrivare, il mio concerto inizia da quì, in compagnia di un gruppo affiatato, coinvolgo Valentina a saltare, ballare, cantare, gridare, bisogna fare casino e basta, mentre penso ai due miei compagni di viaggio rimasti indietro, vorrei che fossero qui con me sotto il palco.
Claudio prende la parola e presenta la band, mentre si preannuncia il trio di Dawn Of The Dead : L’alba dei Morti Viventi, Zombi e Zaratozom, il pubblico entusiasta da quest’ultima carica di adrenalina non si aspetta un momento solenne di pura armonia sonora come Aquaman, brano estratto dall’album Roller, che Claudio mi dedica con tutto il cuore presentandomi al folto pubblico milanese come fan e collezionista numero uno, non nego che l’emozione per poco non mi gioca un brutto scherzo, alzo il braccio in segno di saluto e un lungo applauso del pubblico mi ripaga facendomi venire i brividi alla schiena.
Lo show continua a gonfie vele facendo letteralmente impazzire il pubblico con Non ho sonno e Death Farm, la band è in pienissima forma e si vede nonostante siano alle fasi conclusive del lunghissimo tour, i Claudio Simonetti’s Goblin di energia in corpo ne hanno da vendere, grazie anche al grande sostegno e calore del pubblico, che finalmente si fà sentire a gran voce ed è tutta benzina per la band !
E’ il momento più solenne per Bruno Previtali acclamato ed applaudito dal pubblico durante lo straordinario assolo su Opera.
Si torna indietro nel tempo, e Claudio con un filo di voce mescolato alla commozione presenta i prossimi due brani, dove manco farlo apposta chiede a me quali potrebbero essere, naturalmente Gamma, e qui il pubblico esplode in un boato ed un minuto di applauso per ricordare Enrico Simonetti, e successivamente la band regala al pubblico per la prima volta in assoluto dal vivo dopo 44 anni Drug’s Theme, il b-side del 45 giri di Gamma, suonato alla perfezione dalla band.
I Claudio Simonetti’s Goblin, propongono due nuovi brani Agnus Dei e The devil is back, è la seconda volta in pochi giorni che li ascolto dal vivo e già mi sono entrati nel cuore, non resisto e canto Agnus Dei a squarciagola, Cecilia si accorge del mio canto e sorride, mentre la band scatenata sembra non fermarsi più.
Claudio come di consueto, mi prende di nuovo in mezzo per farmi iniziare a cantare Suspiria, fortunatamente non sono solo, e la mia stonatura viene coperta da tutto il pubblico, struggente l’introduzione al pianoforte.
E’ una serata veramente speciale per me, mi viene dedicato un terzo brano questa volta è Phenomena, che nonostante sia uno dei miei brani preferiti da Claudio, adoro moltissimo la parte iniziale del brano, ma quando parte un pò più rockettara, non riesce mai a convincermi del tutto .
Siamo alle battute finali del concerto la band annuncia una suite dedicata a Profondo rosso, si parte con la straordinaria Deep Shadows, la band ogni volta sbaglia a dire i titoli, perchè in realtà Wild Session non viene mai suonata anche se citata nella suite.
Mentre sfilano le ultime note di Death Dies, mi defilo piano piano dal palco per raggiungere il mio stand in attesa che il concerto finisca e che i miei amici e amiche mi raggiungano.
La band chiude lo show nel modo più classico con Mad Puppet e Profondo rosso.
Un concerto stupendo, la band ha suonato davvero molto bene e l’acustica anche sotto il palco era perfetta. Posso dire che questo è stato uno dei migliori concerti dei Claudio Simonetti’s Goblin, la band grazie alla nuova ritmica di Federico e il basso di Cecilia, a nuovamente riacquistato quel sound Goblin, che ci mancava a noi fan di vecchio stampo, negli ultimi anni, la band si era spostata in ritmi molto più metal che gotici.
Il concerto si conclude dopo ben due ore e mezza di show, senza freni, nessun bis è stato concesso, ma il pubblico alla spicciolata lascia la sala per recarsi in massa negli appositi punti di merchandising della band, pochi minuti dopo anche i Claudio Simonetti’s Goblin raggiungono Alessio nello stand per firmare autografi e fare foto, sono quei momenti teneri e dolci tra fan e artista che sono sempre belli da vedere, mentre i miei amici mi raggiungono, cominciano ad avvicinarsi anche al mio stand, fan che mi vengono ad abbracciare e salutare, e tanta gente curiosa che rimane affascinata dal materiale in vendita, alcuni mi chiedono del disco nuovo ed io li mando nello stand di fianco per andarlo a comprare, lo stesso fà Alessio se qualcuno chiede vecchie ristampe, è uno scambio di clienti infinita, colgo l’occasione per immortalare questi momenti di allegria e tanta adrenalina tra i miei amici, che sorridono felici, ad un certo punto dopo la band insieme viene nel mio stand e quì succede il finimondo, ringrazio la band per avermi dedicato gran parte dei brani eseguiti nella serata, e tutti mi danno pacche sulle spalle, abbracciano i miei amici che sono venuti a trovarmi, è un momento stupendo commovente, la band mi onora davanti al pubblico, Simonetti mi abbraccia e mi ringrazia per il massimo sostegno, mentre con Cecilia mi diverto a scattare fotografie un pò osè, con lo sguardo divertito di Federico, mentre Bruno il solito matto vuole comprarsi materiale dal mio stand.
Sono momenti dolci,carini e spensierati, rimaniamo in pochi nel locale e ne approfittiamo per scambiare opinioni e recensioni della serata, con lo sguardo attento della band che segue le nostre discussioni, non mancano le risate, e ancora baci e abbracci, la serata sta svolgendo al termine, mentre man mano che parlo con la band, comincio a sistemare i dischi e cd nelle apposite borse, raccolgo le ultime rarità appena acquistate, mentre fuori scoppia un temporale tremendo, fortunatamente dura pochi minuti, salutimao i Claudio Simonetti’s Goblin e ce ne torniamo a casa, felici e soddisfatti come sempre…
Il 2019 per i Claudio Simonetti’s Goblin è stato un anno molto duro e faticoso, i cambiamenti della line-up, il lungo e stressante tour e finalmente il nuovo album, la band non si è mai fermata ed è giusto che abbia il tempo di riposarsi e ricaricare le batterie..