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AIDAN ZAMMIT ( TASTIERE )

Aidan Zammit

TG : A che età hai iniziato ad appassionarti di musica ?

AIDAN ZAMMIT : Praticamente da subito! I miei genitori mi raccontavano che già canticchiavo dentro la culla. Quando mi portavano fuori sul lungomare a Malta con il passeggino, gli altri genitori mi guardavano con un misto di meraviglia e preoccupazione mentre, intonatissimo, cantavo le operette che ascoltavano i miei!

TG : Quali sono stati i tuoi primi gruppi dove hai suonato ?

AIDAN ZAMMIT : Con i miei fratelli facevamo tanto rumore a casa, con chitarre, pianoforte e bidoni del detersivo. A scuola quando avevo circa 13 anni c’era una stanza con un po’ di strumenti. Durante la pausa pranzo ci permettevano di usarli. Avevo un gruppo che si chiamava Moonrock. Poi un altro che si chiamava Dune. E lì scattò il salto alla fase delle prove in garage. I nostri vicini ci odiavano.
Il grande gruppo con cui suonavo a Malta, dall’età di 15 anni in poi, si chiamava Avatar.
Suonavamo una musica mista tra prog e jazz rock e scrivevamo tutti i pezzi. Avevo un synth Yamaha SK20, che per quei tempi fu uno strumento stratosferico. Poi gli amici mi prestavano altri strumenti: Un Fender Rhodes, un Jen SX2000 e un Korg Monopoly. Facemmo molti concerti e in quel periodo eravamo molto conosciuti sull’isola. A vent’anni sono mi sono trasferito in Italia. Ho studiato medicina ma contemporaneamente suonavo.

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TG : A quali gruppi o artisti ti ispiravi

AIDAN ZAMMIT : Ho tratto ispirazione da tanti artisti. Da teenager mi facevano impazzire i Bee Gees, poi i Supertramp, gli ELO. Ho scoperto i Genesis e i Pink Floyd e sono rimasto folgorato. Poi Miles Davis, Herbie Hancock e tutto il mondo jazz e fusion. La musica elettronica di Jean Michel Jarre, i Tangerine Dream e i Buggles. Le canzoni West Coast, Motown, R&B. Per non parlare dei compositori classici e del cinema. Insomma, di tutto e di più…

TG : Perchè hai scelto la tastiera come strumento ?

AIDAN ZAMMIT : Sono cresciuto con un bellissimo pianoforte verticale a casa, e mia madre lo suonava. Fu una cosa naturale per me,ero anche affascinato dai suoni che sentivo nei dischi, e quando avevo 15 anni mio padre fece un mutuo e mi comprò la mia prima tastiera, da allora non ho mai smesso di suonarle e collezionarle.

La prima tastiera

TG : Parlaci delle tue esperienze prima dei Goblin

AIDAN ZAMMIT : Nel 1989 suonavo con un gruppo che si chiamava Sei Suoi Ex, con Niccolò Fabi, Riccardo Sinigaglia, l’inizio della scena dei giovani cantautori Romani degli anni 90, successivamente,cominciai a fare serate e registrare dei provini con Niccolò Fabi.

Zammit con Niccolò Fabi
Avevamo anche un gruppo dance chiamato Adika Pongo. Contemporaneamente mi sono laureato in medicina e, un po’ deluso dell’ambiente che frequentavo, ho iniziato a fare esperienze in studi di registrazione con varie persone. Con il passare degli anni ho cominciato a collaborare con tanti altri musicisti, lavorando su decine di colonne sonore con Nicola Piovani e Pasquale Filastò.

Ho arrangiato molti brani, fatto il turnista in molti concerti e collaborato con molti artisti : Fabi, Cristicchi, Venditti, Baglioni, Bocelli, Mengoni, Cerami, Bungaro, Il Volo.

Zammit con Benigni e Piovani
Con Mike Francis (Francesco Puccioni) e suo fratello Mario ho registrato vari album sotto il nome Mystic Diversions, è un progetto ancora attivo.

Mike Francis
TG : Ci racconti il tour dei Back To The Goblin 2009

AIDAN ZAMMIT : Avevo già suonato con Agostino Marangolo  e Fabio Pignatelli  in altre situazioni ed eravamo diventati amici, avevano appena registrato l’album Back To The Goblin e mi chiesero di unirmi al gruppo per i concerti. Ero molto felice di farlo e di partecipare alla rinascita del gruppo.

back periodo

TG : Conoscevi i Goblin ?

AIDAN ZAMMIT : Musicalmente conoscevo le colonne sonore di Profondo Rosso e Suspiria già da giovanissimo. Ho conosciuto Agostino Marangolo nel 1990, quando fece il turnista per il disco dei Sei Suoi Ex. Siamo poi diventati amici facendo tour con Niccolò Fabi e lavorando su altre cose. Fabio l’ho conosciuto un po’ più tardi, quando suonavamo con Mike Francis e i Mystic Diversions.
Ho conosciuto Massimo Morante e Maurizio Guarini proprio quando ho iniziato a suonare con i Goblin. Non ho mai incontrato Claudio Simonetti, ma conosco il suo lavoro da sempre e lo stimo molto.


Back To The Goblin
TG : Come è nato il progetto dei Goblin Rebirth, e il nuovo album?

AIDAN ZAMMIT : Dopo i concerti del 2009, i Goblin si erano sciolti per l’ennesima volta. Si è creata una nuova formazione con me, Pignatelli, Marangolo, Cherni e Anselmi. Volevamo iniziare un nuovo capitolo nella storia dei Goblin, con altri concerti ed un disco nuovo di inediti. E così abbiamo fatto. Manca poco all’uscita e posso dire che siamo molto felici della nostra creazione. Sarà un concept album molto interessante, sia dal punto di vista musicale che sonoro. Non ci siamo fatti limitare nessun modo.
Tornando al discorso della nascita dei Rebirth, dopo un po’ sono nati i New Goblin con Simonetti, Morante, Guarini e la ritmica dei Daemonia. Che poi si sono sciolti. Poi si sono riuniti Pignatelli, Marangolo, Morante e Guarini, sempre con me alle tastiere, ma senza sciogliere i Rebirth. E nel frattempo Simonetti gira con Simonetti’s Goblin. La situazione è piuttosto confusa, ammetto.

goblin rebirth live

TG : Raccontami il tour del 2013 con i Goblin in America

AIDAN ZAMMIT : Una vera esperienza rock ‘n roll. Un incontro con un pubblico numeroso, preparatissimo ed affettuoso, in giro per molte città importanti. Suonare questa musica per gente così appassionata è stato molto gratificante. E poi la vita “on the road” negli States, con la band, nel tour bus, è sempre un’avventura affascinante.

tour goblin 2013
TG : Progetti futuri ?

AIDAN ZAMMIT : Quest’anno tanti progetti verranno fuori. I dischi e i concerti dei Goblin Rebirth, un nuovo album Mystic Diversions, una trasmissione televisiva con un artista italiano importante, un album tutto dedicato a Burt Bacharach, altri lavori per la musica e per il cinema. Spero anche un album tutto a nome mio, a cui ci sto lavorando proprio in questo periodo.
Bisogna essere versatili di questi tempi!

TG : Grazie Aidan, e in bocca al lupo per i tuoi progetti

AIDAN ZAMMIT : Grazie a te Roberto e a tutti i fan, che ci sostenete sempre !

Aidan Con roberto Attanasio