Seleziona una pagina

A Goblin’s Chamber ( BTTF 013 )  è il nuovo disco di Maurizio Guarini, pubblicato  dalla Back To The Fudda.

Il disco riprende alcuni brani del repertorio Goblin e del primo album di  Maurizio Guarini, ( Piano e Tastiere ), Creatures From A Drawer, uscito nel 2013.  Il tastierista romano ormai da anni trapiantato in Canada ha voluto dare nuova vita  a questi brani rendendoli molto più soft, usando una sezione d’archi con Galina Koycheiva ( 1° violino ) , Philip Philipov (2° violino ), Ogi Konstantinov ( Viola ), Konstantin Evtimov ( Violoncello )  e Great Bob Scott ( Percussioni e Batteria ).

Il disco è possibile acquistarlo ( Link )  sia con copertina standard che con copertina autografa da Maurizio Guarini .

Possibile sentirlo in anteprima ( Link ) oppure scaricarlo in versione digitale ( Link

La copertina del disco a bauletto ha un immagine in primo piano della mano del Goblin mentre sta suonando un violoncello, con il nome del tastierista in alto a destra usando gli stessi caratteri della scritta originale dei Goblin, mentre il titolo dell’album in basso è scritto in corsivo.

A Goblin's Chamber

A Goblin's Chamber

Nel retro copertina siamo all’interno di una stanza tipicamente gotica dove da una finestra appare  con l’immagine del Goblin,  i titoli dei brani ed i crediti del disco .

A Goblin's Chamber

Il vinile è stato stampato in una versione limitata con vinile colorato rosso scuro traslucido, che grazie alla fonte di luce che riceve cambia la tonalità di colore rendendo il vinile rosso trasparente. 

A Goblin's Chamber

A Goblin's Chamber

A Goblin's Chambre

 

Per gli amanti del collezionismo sono stati messi a disposizione 5 test pressing autografati, che sono andati sold out in poche ore.

Il disco con vinile nero è inserito in una semplice busta bianca forata. 

A Goblin's Chamber - Maurizio Guarini

 A Goblin's Chamber - Maurizio Guarini

 

A Goblin's Chamber - Maurizio Guarini

La versione in cd è in un elegante versione digipack anch’essa in doppia versione standard o autografata .

A Goblin's Chamber - Maurizio Guarini

A Goblin's Chamber - Maurizio Guarini

A Goblin's Chamber - Maurizio Guarini

Lato A : Profondo rosso / Dialogue / Zombi / Buio Omega / L’alba dei morti viventi / Victor

Lato B : Suspiria / Connexion / Lost my camera / Magic thriller / Dr. Frankestein

Un disco piacevole da ascoltare, che non ha stravolto completamente i brani dall’originale, mantenendo il suo sound, naturalmente in chiave più classica, un ottimo lavoro curato molto nelle sonorità.

Profondo Rosso, inizia con un dei colpi di percussioni che sembra voler simboleggiare il battito dello scalpello sul muro, con una dolce introduzione al pianoforte susseguito dagli archi che eseguono il riff, molto tenue, il piano fraseggia prima dell’esplosione di violini, il brano acquista più aggressività, regalando momenti solenni al brano, rendendolo molto inquietante, l’ultima parte del brano esce dai temi originali per qualche secondo, aggiungendo nuova vita, e si conclude in maniera struggente con il suono dei violini.

Dialogue, primo brano estratto dall’album solista di Maurizio Guarini ” Creatures For a Drawer “, bellisima esecuzione, molto meglio dell’originale, secondo dai miei punti di vista, la parte vocale sostituita dal pianoforte e il coro dagli archi, regalano a questo brano molta più cura rispetto all’originale, rendendolo molto più apprezzabile . E’ un susseguirsi di note dolcissime per più di metà brano, per poi cambiare nella parte centrale del brano dove il pianoforte diventa l’assoluto protagonista. Stupenda uno dei brani più forti di questo album. 

Zombi, una bellissima introduzione al pianoforte, per poi sfociare nella parte più horror del brano con i violini durante il riff del brano, brano difficile da suonare in questo tipo di contesto, non particolarmente riuscito nella parte iniziale,prende più corpo durante la fase tribale dove Zombi si trasforma in una bellissima ballata jazz. 

Buio Omega, inquietudine e terrore sono gli aggettivi ideali per questa esecuzione, straordinario il suono di violini che sostituisce il riff di tastiere, seguito da un dolce pianoforte che rende al massimo suono e tiene in alta tensione l’ascoltatore. 

L’alba dei Morti Viventi, a differenza di Zombi , in questo contesto i ha più corporatura, sopratutto nella parte centrale del brano dove gli archi dettano legge, qui si perde la tensione horror, e ne viene fuori un’anima dolce, molto suggestiva come vedessimo gli zombi ballare in una sala.

Victor, brano estratto da Back To The Goblin, che spiazzò parecchi fan, per i toni tenui e dolci, rarissimo nei brani dei Goblin, ma non tutti sanno che negli ani ’80 lo stesso Guarini con St. Helene aveva già esperimentato questo sound un pò più leggero, il brano non si scosta molto dal brano originale, anzi a dire il vero sembra una versione alternata del brano, molto apprezzabile. 

Suspiria, il suono tenue del pianoforte e degli archi, non toglie a questa esecuzione la ” paura ” quando lo si ascolta, possiamo sentire  molto di più il suono, e come una ninna nanna per bambini, pronta però a cambiare il ritmo nella parte centrale dove il brano incalza con più suoni contemporaneamente. Una bella rivisitazione , ma l’originale a sicuramente un’altro tipo di impatto. 

Connexion, rispetto all’originale, in alcune parti è molto bella per la sonorità degli archi, mi ricorda un pò il brano della colonna sonora di Zeder, in compenso una bellissima versione, molto curata nel suono, in stile jazz.

Lost My Camera, secondo brano da Creature For a Drawer, che non si discosta molto dall’originale, molto meno aggressiva, più in stile jazz, molto bella, grazie ai suoni più tenui. 

Magic Thriller, estratto dall’album  Back To The Goblin,  su questo disco ritrova la sua anima originale, il frutto delle sonorità di questo brano sono proprio gli archi, splendida questa versione, dove i suoni non vengono coperti da strumenti elettrici come chitarre e basso, qui è possibile apprezzare il suono dolce ed inquietante che regala questo straordinario brano. 

Dr. Frankenstein, brano molto virtuoso estratto dall’album Roller, difficile da suonare, ma in questo nuovo contesto vive di un’altra vita regalandoci emozioni diverse, molto più inquietanti, rimandandoci a quelle vecchie colone sonore horror anni ’40, nella parte centrale il brano si trasforma in una piccola suite jazz molto ritmata.

 

 

Terra Di Goblin ha intervistato Maurizio Guarini in occasione dell’uscita dell’album ed ecco che cosa ci ha raccontato.. 

A Goblin's Chambre

 

TDG : Come è nata l’idea del progetto A Goblin’s Chamber ?

MG : Ci ho pensato un paio di anni fa. Sentivo la necessita’ di ascoltare i temi con una veste diversa, estrapolare le melodie e gli elementi dalle sonorità’ originali e ricostruire il tutto con strumenti classici, in questo caso quartetto d’archi, creando nuovi arrangiamenti e orchestrazione ad hoc. L’idea e’ di valorizzare le melodie e altri elementi musicali, a prescindere dai suoni, e questo porta a scolpire i brani nella mente dell’ascoltatore ancora di piu’.

TDG : Che criterio hai usato nella scelta dei brani da inserire nel disco?

MG : Ho iniziato con i pezzi più conosciuti, Profondo Rosso, Suspiria, L’Alba dei Morti Viventi e Zombi. Mi sembrava la scelta più logica,  per poter dare a chi ascolta la possibilità di sentire i brani con una diversa orchestrazione e con nuove parti, i brani devono essere conosciuti nella versione originale. Poi ho inserito altri brani dove volevo evidenziare e valorizzare parti che avevo scritto io ma erano rimaste nascoste, come nel caso degli arpeggi dei temi principali di Buio Omega e Contamination, brani che in questa versione ruotano proprio intorno a quelle parti, che sono diventate protagoniste. Poi ho aggiunto altri brani che inizialmente ho ritenuto più adattabili per quartetto d’archi, come Victor e Magic Thriller da Back to the Goblin, e alla fine non poteva mancare Dr Frankenstein da Roller. Ho arrotondato il tutto aggiungendo due brani dal mio disco Creatures from a Drawer, che sono Dialogue e Lost my Camera, che in questa veste danno un’impronta molto progressive e variopinta a questo album, grazie alle complesse e intricate parti.

TDG : Puoi raccontarci le fasi di registrazioni del disco ?

MG : Ho iniziato a scrivere gli arrangiamenti più di due anni fa, e ho fatto le prime sessioni di prove con due quartetti, uno in Italia e uno in Canada. Dopo aver maturato gli arrangiamenti finali sono andato a registrare gli archi a Sofia, in Bulgaria, con l’intenzione di pubblicare l’album in breve tempo, entro la fine del 2018. Ma allo stesso tempo abbiamo iniziato la produzione di Fearless con i Goblin, il che non mi ha lasciato il tempo necessario per completare il mio album. Poi a inizio 2019 ho fatto alcune date negli Stati Uniti portando in giro la mia colonna sonora dal vivo per Inferno, un film del 1911, e questo ha comportato un altro ritardo. Non avrei ancora avuto tempo se non avessimo dovuto cancellare per cause di forza maggiore il tour dei Goblin annunciato per l’autunno, quindi ne ho approfittato per portare a termine la produzione del disco, a Toronto, dove ho registrato le percussioni, ho missato e mi sono occupato di tutti gli aspetti relativi alla produzione. Il disco e’ uscito a fine dicembre e il lancio ufficiale e’ stato il 22 gennaio.

A Goblin's Chambre

TDG :  Che tipo di strumentazione hai usato ?

MG : Quartetto d’archi classico, due violini, viola e violoncello. Io ho suonato il piano e ho aggiunto qualche tastiera qua e la per dare colore. In alcuni brani ci sono anche delle percussioni. A parte le tastiere, è tutto acustico.

TDG : Ci sarà un secondo album di questo tipo in futuro ?

MG : Si’ ho già iniziato a scrivere gli arrangiamenti. Probabilmente il titolo dell’album anche se è ancora provvisorio sarà “A Goblin’s Chamber 2”, o qualcosa di simile, con nuovi  arrangiamenti per archi di temi goblin , la scelta questa volta saranno da altre soundtracks degli anni ’80 come  saint helens, notturno, patrick, credo di arrangiare il brano Rush estratto dalla colonna sonora di Contamination, poi ho in mente altro da Roller e dal mio album Creatures From A Drawer, e sto lavorando anche ad un secondo album di inediti… 

A Goblin's Chambre

TDG :  Raccontaci dei due concerti promozionali 

MG :  Abbiamo fatto due concerti a gennaio. Nel concerto di presentazione dell’album, che si e’ tenuto all’Istituto Italiano di Cultura di Toronto, abbiamo fatto solo 5 brani. Nel concerto del 30 gennaio abbiamo eseguito tutto il disco. Sono molto soddisfatto del del risultato, il pubblico e’ rimasto affascinato dal progetto. Oltre all’intero album abbiamo suonato tre brani aggiuntivi, Solar Channels, School at Night e un accenno di Mad Puppet. Mi considero fortunato ad aver trovato un quartetto d’archi di altissimo livello. Siamo riusciti a mettere su il concerto con pochissime sessioni di prove, e ti assicuro che le parti sono molto difficili da suonare. E oltre ad essere dei professionisti sono anche ottimi solisti, cosa non comune nel’ambiente della musica classica. Sono sicuro che con questo ensemble faremo molta strada.

TDG : Questo tipo di spettacolo potremmo vederlo anche in Europa e sopratutto in Italia ?

MG : Lo spero. Vivendo in nord america non e’ facile mantenere i contatti con gli agenti dall’altra parte dell’oceano, ma ci voglio provare. Sono sicuro che al pubblico italiano ed europeo piacerebbe tantissimo.

TDG : Registrerete lo show per un disco live o Dvd ?

MG : Non abbiamo avuto la possibilità di registrare l’audio con mezzi adeguati, anche c’e’ molto materiale video. Pubblicherò’ sicuramente delle clip con le parti salienti del concerto. Abbiamo in programma altre date in Canada e probabilmente negli USA in primavera, di sicuro mi organizzerò per registrare il concerto live.

A Goblin's Chambre

TDG : Grazie Maurizio per la tua disponibilità e complimenti per l’ottimo lavoro sul disco

MG : Grazie a te Roberto per la tua serietà e dedizione alla musica ed un affettuoso abbraccio a tutti i fan e lettori di Terra di Goblin 

 

<